OPO VENETO, MINI CONFEZIONI DI RADICCHIO DI TREVISO PER CATTURARE NUOVI CONSUMATORI

OPO VENETO, MINI CONFEZIONI DI RADICCHIO DI TREVISO PER CATTURARE NUOVI CONSUMATORI
Non contengono più di mezzo chilo di radicchio rosso lungo, prodotto nel territorio di Treviso: sono le mini confezioni realizzate da OPO Veneto con l’obiettivo di fare del “Re degli ortaggi invernali” un prodotto nazionale. Si tratta, in sostanza, di farlo uscire dai suoi mercati tradizionali per allargare la cerchia di consumatori tanto più che quest’anno si annuncia una sensibile crescita di produzione. Si potrebbe arrivare, se le condizioni del tempo saranno favorevoli, addirittura ad un +30 per cento. Quasi sicuramente si dovrebbe superare il 20 per cento, stando a quanto è stato seminato o trapiantato.
Le mini confezioni sono pronte per essere poste in vendita nei supermercati. Si attende il via dal “padrone” del tardivo di Treviso, il gelo, senza del quale l’ortaggio non dà il meglio di sé.
Il packaging è stato studiato per esaltare la bellezza dell’ortaggio e mantenerne la freschezza e la croccantezza. Sul fondo è riportata una ricetta familiare di risotto all’onda a base di radicchio: una specialità tipica tra le più richieste nel Veneto. In ogni confezione è posto un folderino a colori, in cui si descrivono in maniera essenziale le peculiarità del radicchio, l’ambiente da cui proviene e una ricetta per prepararlo.
“E’ un packaging - commenta il direttore di OPO Veneto Francesco Arrigoni - semplice, funzionale e pratico, che permette di identificare immediatamente il radicchio di Treviso e di valorizzarne l’identità. Brevissime note per raccontarne la storia, il territorio di provenienza e, quindi, l’ambiente in cui è coltivato e i valori nutrizionali. Attraverso queste mini confezioni, a prezzo ben calibrato - prosegue Arrigoni -  contiamo di far conoscere il radicchio di Treviso in aree del Paese dove è poco gustato o dove finora non è arrivato. Credo che sia tempo di fare un ulteriore passo in avanti nella sua promozione allargando i suoi confini tradizionali”. Minicolli, insomma, soprattutto per chi non conosce il radicchio tardivo lungo, il fiore che si mangia di Treviso.

Fonte: OPO Veneto