CENTRO AGROALIMENTARE LA VALLE DELLA PESCARA: SOLLECITATO IL PASSAGGIO DELLE QUOTE ALLA REGIONE

CENTRO AGROALIMENTARE LA VALLE DELLA PESCARA: SOLLECITATO IL PASSAGGIO DELLE QUOTE ALLA REGIONE
Il consigliere provinciale Camillo Sborgia, presidente della commissione di Vigilanza della Provincia, chiede che si dia seguito rapidamente a quanto emerso nel corso delle ultime assemblee dei soci della società consortile a responsabilità limitata Centro Agro-alimentare La valle della Pescara. "Si è deciso - spiega Sborgia - che si procederà alla cessione a titolo gratuito alla Regione Abruzzo (che attualmente ne detiene il 77,4 per cento) delle quote di capitale sociale da parte degli altri enti soci, in modo da rendere la Regione il socio unico della Valle della Pescara per poi puntare ad un intervento di salvataggio. Inoltre si è optato per la liquidazione della società. Alla luce di ciò è quindi necessario che tutti gli enti soci deliberino al proprio interno la cessione delle quote alla Regione".
Il presidente della commissione di vigilanza della Provincia interviene anche su un altro aspetto, relativo alla gestione. "Mentre si attende che questi passaggi vengano posti in essere bisogna curarsi anche della gestione del Centro e l'auspicio espresso da più parti è che la gestione sia affidata, in questa fase di transizione, a tutti gli operatori attualmente presenti all'interno del Centro, e quindi produttori, grossisti e altri ancora. Con l'esperienza maturata, ed essendo a conoscenza dell'esistente, sarebbero in grado di traghettare la Valle della Pescara verso un futuro che non conosciamo ancora e che speriamo sia positivo. Su questo punto, però, è necessaria una decisione chiara e formale dell'assemblea dei soci".
Sborgia conclude sperando che "venga portata avanti un'azione di rilancio, innanzitutto su questo territorio, per fare in modo che i centri commerciali della zona si rivolgano sempre più alla Valle della Pescara, dove possono rifornirsi di prodotti a chilometri zero, cosa che al momento avviene in maniera limitata. Sarebbe anche un modo per puntare sull'agricoltura, l'unico settore a risentire in maniera più leggera della crisi in atto".

Fonte: AgenParl