DALLO STUDIO DI FRUTTA E VERDURA NASCE OLTU, IL FRIGO CHE LE CONSERVA AL MEGLIO SENZA ELETTRICITÀ

DALLO STUDIO DI FRUTTA E VERDURA NASCE OLTU, IL FRIGO CHE LE CONSERVA AL MEGLIO SENZA ELETTRICITÀ
Il miglior posto per conservare frutta e ortaggi? Non il frigorifero. Lo spiega Fabio Molinas, designer industriale originario della Sardegna ma trapiantato a Madrid, ideatore di Oltu, un sistema di refrigerazione ecologico e sostenibile, che senza l'uso di corrente elettrica aiuta a mantenere al meglio frutta e verdura.
Oltu, nasce dal desiderio di creare un ambiente dove i vegetali possano mantenersi come appena raccolti. Il sistema va posizionato sopra ad un frigorifero, in modo da potere raccogliere il calore generato dall'elettrodomestico. Questa energia, che normalmente andrebbe dispersa, viene invece sfruttata per il raffreddamento di Oltu.
La refrigerazione avviene per evaporazione: Oltu è composto da diversi contenitori, inseriti l'uno nell'altro, fra i quali viene versata dell'acqua. Il calore generato dal frigo viene incanalato e scalda l'acqua provocandone l'evaporazione e il conseguente raffreddamento dei prodotti raccolti nei vari vani. Oltu si ispira al sistema pot-in-pot (un vaso dentro un vaso), ideato dal nigeriano Mohammad Bah Abba, che creò il primo "frigorifero" senza energia elettrica.
"La prima cosa – spiega Molinas, che grazie al suo progetto è finalista per la Spagna al premio internazionale James Dyson Award – è stato studiare le proprietà dei diversi ortaggi, le relazioni che intercorrono fra loro e la migliore temperatura per la conservazione di ciascuno. Ad esempio, le mele e il sedano non possono stare vicini, perché le prime producono l'etilene, che fa maturare troppo rapidamente il sedano, mentre quest'ultimo influisce sul sapore delle mele".
Stop quindi alla conservazione indifferenziata all'interno dei frigoriferi, le cui basse temperature spesso guastano frutta e verdura. Lo studio degli alimenti ha portato Molinas a individuare quattro categorie di conservazione: freddo secco, freddo umido, fresco umido e caldo secco, da lì la decisione di realizzare quattro contenitori per la raccolta dei prodotti.
Ciascun comparto, infatti, in base alla sua forma e posizione, garantisce un ambiente di conservazione diverso allungando così la vita di frutta e verdura. Tutti i vani inoltre presentano un'apertura che permette ai prodotti di respirare. L'unico difetto di questo frigorifero a zero emissioni? Il prototipo attuale richiede di versare troppo spesso l'acqua necessaria al funzionamento, ma il giovane designer è già al lavoro per risolvere il problema.

Fonte: Wired