L’ORTOFRUTTA ITALIANA SI CONCENTRA: SPECIALIZZAZIONE E' LA NUOVA PAROLA D'ORDINE

L’ORTOFRUTTA ITALIANA SI CONCENTRA: SPECIALIZZAZIONE E' LA NUOVA PAROLA D'ORDINE
In questo Ortofrutta in Cifre si parla di specializzazione della produzione. Si è scelto di misurare la specializzazione della produzione tramite indicatori di concentrazione, nel nostro caso usando come unità principale la provincia. Si prenda per esempio il C5 al 2011 (concentrazione prime 5 province): in Italia le prime 5 province per produzione rappresentano per la frutta fresca il 49,1% del totale, per gli agrumi – notoriamente più aggregati – il 70,6%, per gli ortaggi in serra il 52,7% e per quelli in pieno capo il 30,3%. Di particolare interesse è il trend. In una decade gli agrumi si sono fortemente aggregati guadagnando dal biennio 2000-2001 al biennio 2010-2011 poco meno di 6 punti percentuali. Si registra inoltre, in maniera più velata - nell’ordine di 1,7-1,8 punti percentuali -, un aumento di concentrazione di frutta fresca e ortaggi in piena aria, al contrario degli ortaggi in serra che perdono 1,4 ppt. Scendendo nel dettaglio, le categorie più rappresentative nella frutta, per quanto riguardano gli aumenti, sono i kiwi che accrescono il loro C5 di 5 ppt, le arance che incrementano il loro C10 (concentrazione delle prime 10 province) di 6 ppt, i meloni in aria che registrano un aumento nel C10 di +5 ppt in aria e +9 ppt in serra e le albicocche che portano il loro C5 a +5 ppt. Caso ormai assodato: la mela, dove il C1, ossia la quota di produzione della prima provincia, è cresciuto in 10 anni di 7 ppt. Dal quadro si delinea un’immagine di un’Italia sempre più concentrata, eccetto per quelle produzioni che tendono a slegarsi dal fattore "terra".






Fonte: Elaborazioni Italiafruit News su dati ISTAT