NASCE ARVAIA, LA PRIMA COOPERATIVA BOLOGNESE DI COLTIVATORI E CONSUMATORI A CUI ADERISCONO GIÀ 120 SOCI

NASCE ARVAIA, LA PRIMA COOPERATIVA BOLOGNESE DI COLTIVATORI E CONSUMATORI A CUI ADERISCONO GIÀ 120 SOCI
Dagli orti agli appezzamenti di terreno, i cittadini di Bologna diventano coltivatori e consumatori di prodotti biologici e biodinamici. Da oltre trent‘anni nel capoluogo emiliano, infatti, il Comune assegna ai cittadini terreni destinati alla coltivazione (in totale 2.700 orti) con l‘obiettivo di promuovere l‘incontro, la socializzazione e il sorgere di iniziative auto-organizzate. Se prima i principali richiedenti erano gli anziani, oggi ci sono anche tanti giovani e non solo. Da qualche mese è nata Arvaia, un'esperienza tutta nuova: quella della cooperativa di cittadini-coltivatori-consumatori biologici.
La novità risiede nel fatto che in Italia esistono cooperative agricole di produttori, ma non di consumatori e "nel fatto che la coltivazione avviene su terreni di proprietà comunale", spiega Alberto Veronesi, agronomo, una vita passata nel settore del biologico, che ha lasciato il suo impiego per andare alle origini del settore e diventare contadino. Lui, insieme ad altre due persone, è un socio lavoratore a tempo pieno nei 3 ettari di terreno che si trovano nel quartiere Borgo Panigale. Gli altri soci consumatori possono partecipare al lavoro della terra come e quando vogliono: il minimo stabilito è di quattro giornate all'anno, ma sono in tanti quelli che si dedicano ad Arvaia molto più tempo.
"Non esiste filiera più corta di questa – continua Veronesi - se la filiera corta prevede un accordo con i produttori affinché garantiscano ad associazioni e gruppi di acquisto solidali certi prodotti, l‘estremo è la nostra cooperativa". Ad Arvaia, infatti, i soci decidono cosa vorrebbero fosse prodotto, assumendosi tutti i rischi produttivi e poi si occupano della distribuzione. "Ad oggi siamo 120 soci, alcuni solo sovventori, ma questo appezzamento potrebbe garantire da mangiare compiutamente a 500 famiglie, dalle verdura, alla carne".



Arvaia, per costituirsi, si è ispirata alle Csa - Community Supported Agriculture (agricoltura sostenuta dalla comunità), associazioni di cittadini presenti in Europa e nel mondo a sostegno dell'agricoltura, composte da produttori che si basano su metodologie sostenibili.
"La crisi economica globale colpisce il mercato del lavoro anche in Emilia Romagna e a Bologna, una Regione e una città che hanno conosciuto la massima occupazione in passato – afferma il consigliere comunale Francesco Errani –. Bisogna ripensare un nuovo modello di sviluppo economico locale, che parta dal basso, sostenibile, e che abbia a riferimento non solo criteri economici, ma anche etici e valoriali".

Fonte: L'Unità