IL PIEMONTE VUOLE VIETARE MERENDINE E BEVANDE ZUCCHERATE IN TUTTE LE SCUOLE CON UNA PROPOSTA DI LEGGE BIPARTISAN

IL PIEMONTE VUOLE VIETARE MERENDINE E BEVANDE ZUCCHERATE IN TUTTE LE SCUOLE CON UNA PROPOSTA DI LEGGE BIPARTISAN
Il Consiglio regionale del Piemonte intende dire basta: le macchinette nelle scuole hanno troppe merendine e troppe bevande zuccherate. Ecco perché diversi consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno sottoscritto una proposta di legge che impone un giro di vite agli snack che potrebbero "minare la salute dei giovani", come dicono Angela Motta e Gianna Pentenero, del Pd, prime firmatarie dell'iniziativa.
"Con questa proposta intendiamo garantire l'adeguatezza degli alimenti e bevande presenti nei distributori automatici e in ogni luogo che ha funzione pubblica accessibile ai minori. È un modo per sostenere l'adozione di corretti stili di vita e prevenire l'insorgenza di malattie", spiegano le due consigliere regionali. Proprio perché la mossa è bipartisan, è assai probabile che Palazzo Lascaris nelle prossime settimane approvi la legge e decida così di vietare determinati prodotti. Ma quali? Quelli, spiega il Pd in una nota, che hanno troppi grassi, zuccheri, sale, conservanti o anche con "elevato contenuto di teina, caffeina, taurina e similari". Sarà però la giunta regionale a individuare quali siano i limiti massimi di ciascun "elemento sconsigliato".
Tuttavia le aziende che gestiscono i distributori non sono d'accordo. "Dal punto di vista tecnico, sostituire un prodotto con un altro non è un problema", spiega Lucio Pinetti, presidente di Confida, l'associazione nazionale dei gestori. Che però avverte: "Attenzione a non cadere nella demagogia. Sarebbe una soluzione più efficace, piuttosto che togliere gli snack, informare sui loro valori alimentari, per esempio, attraverso le macchinette dotate di ‘touch screen’. E comunque, prosegue Pinetti, non si può chiedere ad aziende che fanno business di far passare questa mossa come la possibilità di costruire un mercato alternativo: i giovani, e non solo loro, non consumano frutta. Se riempissimo i distributori di mele al lunedì è probabile che al venerdì le troveremmo ancora lì".
Confida ha anche monitorato per un anno scolastico i consumi di due istituti torinesi e dei loro 1.100 alunni. È venuto fuori che le macchinette erogano 492 prodotti al giorno. Nel 32% dei casi si tratta di acque minerali o di bevande senza gas, nel 22% di snack salati, nel 9,5% di spuntini dolci, nel 7% di bibite gasate e nel 22,7% di alimenti freschi, come panini e tramezzini. A utilizzare il distributore, spiega il presidente Pinetti, "è il 93% degli studenti".

Fonte: torino.repubblica.it