POMODORO DA INDUSTRIA, FIRMATO L'ACCORDO QUADRO 2013 PER IL NORD ITALIA CON PREZZO BASE DI 86 EURO A TONNELLATA

POMODORO DA INDUSTRIA, FIRMATO L'ACCORDO QUADRO 2013 PER IL NORD ITALIA CON PREZZO BASE DI 86 EURO A TONNELLATA
Firmato l'accordo quadro 2013 Nord Italia per il pomodoro da industria. Con un prezzo base di 86 euro per tonnellata, a fronte degli 84 euro concordati l'anno scorso. Dopo un lungo ed intenso pomeriggio e una battaglia che durava da inizio anno, lunedì sera i rappresentanti delle Organizzazioni dei produttori (Op) e delle aziende di trasformazione associate all'Aiipa hanno raggiunto un'intesa con le regole che consentiranno a singole aziende agricole e di lavorazione del pomodoro di sottoscrivere i contratti per la prossima campagna di trasformazione estiva.
Come riportato dal Sole 24 Ore, la trattativa era partita da prezzi molto divergenti. Le Op chiedevano 88 euro, contro gli 82 che l'industria era disposta a concedere. Questo tenuto conto delle crescenti difficoltà del mercato internazionale e di condizioni meteorologiche caratterizzate da intense piogge che quest'anno stanno ritardando le operazioni di semina.
Tra le norme sottoscritte dalle parti, l'impegno a rispettare quanto previsto dall'articolo 62 del "decreto liberalizzazioni", con pagamenti entro 30 giorni del mese successivo alla consegna, e a riconvocare il tavolo della contrattazione per raggiungere un nuovo accordo l'anno prossimo entro il 15 febbraio.
"In una fase come questa contrassegnata da un calo delle scorte, un aumento reale del prezzo base del 6% rispetto al 2012 potrebbe segnare un'inversione di tendenza nel settore, anche se l'industria deve sostenere costi più elevati - afferma Francesco Mutti, presidente del Gruppo derivati del pomodoro dell'Aiipa-. In ogni caso, abbiamo cercato di preservare gli standard di qualità della materia prima e premiare, come sempre, gli agricoltori che consegnano un pomodoro con un buon grado zuccherino".
Per Gianni Brusatassi, presidente dell'Op Asipo e di Emiliana Conserve "per gli agricoltori il miglioramento della scaletta qualitativa in realtà vale 4 euro in più rispetto all'anno scorso. Si tratta di un buon accordo, anche perché non prevede clausole particolarmente penalizzanti per i produttori, solo una trattenuta di 0,5 euro per tonnellata di merce non consegnata. Questo, nonostante i prezzi dei derivati del pomodoro in questa fase sul mercato siano più bassi".
Mauro Tonello, produttore e vicepresidente nazionale della Coldiretti ritiene che "questo accordo rappresenta un mezzo passo in avanti, in termini di prezzo e per i parametri di qualità che sono stati in parte rivisti. Anche se già da domani dovremo riflettere su come strutturare meglio il settore nell'interesse di tutta la filiera, magari pensando ad accordi pluriennali".
"Esprimo soddisfazione per l'intesa, faticosamente raggiunta, tra agricoltori ed industriali sul prezzo del pomodoro 2013. Non tutte le aspettative hanno trovato accoglimento. Tuttavia se si considerano le distanze iniziali, le difficoltà economiche che gravano su entrambe le componenti produttive, il calo dei consumi e la crescente concorrenza extra-UE, l'esito è positivo perché offre a tutti la certezza di un contratto e di un prezzo minimo – commenta l'assessore all'agricoltura della regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni -. La filiera del pomodoro, vera eccellenza emiliana, può dunque affrontare compatta la nuova campagna. Mi auguro che per il 2014 si possa giungere ad un contratto migliorativo ed anticipato nei tempi".

Fonte: Il Sole 24 Ore - Con i piedi per terra