TRAFFICO ILLECITO DI PASTAZZO DI AGRUMI: ORTOGEL NON PERDE IL VIZIO. ANCORA SOTTO SEQUESTRO LO STABILIMENTO DI CALTAGIRONE

TRAFFICO ILLECITO DI PASTAZZO DI AGRUMI: ORTOGEL NON PERDE IL VIZIO. ANCORA SOTTO SEQUESTRO LO STABILIMENTO DI CALTAGIRONE
Lo stabilimento dell'azienda Ortogel di Caltagirone, in provincia di Catania, è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico - coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania - che ha notificato 17 avvisi di garanzia ad alcuni dirigenti e al titolare di un'azienda agricola di Lentini (Siracusa). Il reato contestato è quello di "attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti" che riguarda lo smaltimento illecito di circa 75.000 tonnellate di scarti di lavorazione degli agrumi (il cosiddetto "pastazzo"), che - secondo le autorità di pubblica sicurezza - sarebbe stato ceduto ad aziende zootecniche qualificandolo come mangime animale.
Da una stima effettuata si calcola che, tra il 2009 ed il 2012, i dirigenti dell'Ortogel abbiano ottenuto un profitto illegale di circa 3 milioni di euro derivante dai minori oneri sostenuti per il mancato avvio dei rifiuti a corrette operazioni di smaltimento o recupero. Gli investigatori hanno accertato che i segni sul territorio provocati dalle modalità di smaltimento adottate dall'azienda di Caltagirone risultano visibili anche da Google Earth, noto programma per la visione di immagini satellitari.
I militari hanno quindi eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip. Sono stati sequestrati anche tre trattori stradali, tre semirimorchi ed un autocarro intestati alla stessa Ortogel.
Questo caso è il primo in Italia per il quale è stata richiesta l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per reati ambientali.
Ma non è finita qui. I militari hanno inoltre sequestrato un bacino artificiale di circa 17.000 metri quadrati utilizzato dall'Ortogel come discarica abusiva di rifiuti provenienti dalla lavorazione degli agrumi, nonché un invaso artificiale di circa 23.000 metri quadrati nel quale confluivano il percolato dei rifiuti e le deiezioni animali provenienti dalle stalle di una vicina azienda agricola.
Lo stabilimento di Caltagirone era stato già stato sequestrato il 14 ottobre del 2010 a conclusione di un'indagine della Procura della Repubblica di Caltagirone. Il reato già allora contestato fu quello di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti costituiti dal "pastazzo" di agrumi.

Fonte: ANSA