IL PARLAMENTO UE APPROVA IL MANDATO PER LA RIFORMA PAC. SI ALZA IL SIPARIO SUI NEGOZIATI

IL PARLAMENTO UE APPROVA IL MANDATO PER LA RIFORMA PAC. SI ALZA IL SIPARIO SUI NEGOZIATI
L'Europarlamento riunito in plenaria a Strasburgo ha approvato ieri quattro risoluzioni sulla riforma della politica agricola comune (Pac). I testi, che danno il mandato per negoziare con il Consiglio e la Commissione a partire dal prossimo 11 aprile, affrontano i temi dei Pagamenti diretti e dello Sviluppo rurale (entrambi del portoghese Luis Capoulas Santos, S&D), dell'Organizzazione comune dei mercati unica (del francese Michel Dantin, Ppe) e del Finanziamento, gestione e monitoraggio della Pac (firmata da Giovanni La Via, Pdl/Ppe).
"Mi rallegro - ha affermato subito dopo il voto il Commissario Ue all'agricoltura, Dacian Ciolos - perché siamo in grado di iniziare i negoziati. Dopo una prima analisi degli emendamenti approvati, la mia impressione è che il Parlamento ha una posizione più vicina alla Commissione Ue di quella del Consiglio".
"Abbiamo raggiunto un giusto equilibrio tra sicurezza alimentare e miglioramento della protezione ambientale, in modo che la nuova politica agricola dell'Ue sia in grado di fornire ancora più beni pubblici ai cittadini europei - ha aggiunto il presidente della commissione Agricoltura, Paolo De Castro - ma deve anche essere resa meno burocratica e più equa per gli agricoltori, non da ultimo per rafforzarli per far fronte a situazioni di crisi. Questa sarà la nostra posizione al momento di negoziare la sua forma definitiva con gli Stati membri".
Secondo quanto deciso a Strasburgo, le differenze nei livelli di finanziamento per gli agricoltori tra gli Stati membri dovrebbero essere ridotti un po' più velocemente rispetto a quanto proposto dalla Commissione europea. Gli agricoltori di nessuno Stato membro dovrebbero ricevere meno del 65% della media Ue.
Il Parlamento ha votato a favore della pubblicazione dei beneficiari dei finanziamenti agricoli e ha inserito un elenco di proprietari terrieri, come gli aeroporti e le società sportive, che dovrebbero essere automaticamente esclusi dal finanziamento comunitario a meno che non dimostrino che l'agricoltura contribuisce a una quota sostanziale del loro reddito.
E ancora, secondo il mandato negoziale approvato ieri, i giovani agricoltori dovrebbero ottenere un 25% in più sui pagamenti, per un massimo di 100 ettari, e gli Stati membri dovrebbero essere liberi di utilizzare più fondi per sostenere i piccoli agricoltori.
Il Parlamento ha inoltre sostenuto la proposta dell'esecutivo di Bruxelles di stabilire un tetto massimo per i pagamenti diretti a qualsiasi azienda, pari a 300 mila euro, e di ridurre sostanzialmente i pagamenti per chi riceve più di 150 mila euro.
I deputati sono stati d'accordo sul fatto che il 30% dei bilanci nazionali per i pagamenti diretti dovrebbe essere subordinato al rispetto delle misure di "greening" obbligatorie, ma hanno sottolineato che le stesse devono essere rese più flessibili e graduali.

Fonte: ADNkronos