14 AZIENDE SPERIMENTANO IL RILANCIO DELLA COLTURA DEL BROCCOLO DI NATALE IN CAMPANIA

14 AZIENDE SPERIMENTANO IL RILANCIO DELLA COLTURA DEL BROCCOLO DI NATALE IN CAMPANIA
La Cia Salerno e la Camera di Commercio di Salerno, tramite la l'azienda speciale Intertrade, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell'Università degli Studi di Salerno hanno promosso il progetto di valorizzazione del "Broccolo di Natale".
Ortaggio tra i più famosi dell'area dell'Agro Nocerino Sarnese, questo broccolo è sempre meno coltivato e rischia di scomparire, così come altri prodotti di queste terre. Il progetto, che ha coinvolto 14 aziende agricole delle zone più vocate e tradizionali della produzione del broccolo, ha avuto molti obiettivi: la salvaguardia della biodiversità, delle tradizioni gastronomiche e dei prodotti tipici del territorio, rinvigorendo la vocazione agricola di un'area geografica difficile. La protezione di un ambiente fragile da parte dell'agricoltura e degli agricoltori, che diventano presidio del territorio. Offrire un prodotto fresco, genuino ai consumatori e commercializzarlo in prossimità delle zone di produzione. E, infine, offrire possibilità innovative di reddito alle micro aziende agricole della zona.
La coltivazione del prodotto è stata organizzata secondo un disciplinare di produzione che ha adottato le antiche tecniche di coltivazione (semina in semenzaio, impianto a mano delle piantine, selezione dei migliori capi di Broccolo per ricavare semi per le future campagne di produzione). La commercializzazione, che ha affiancato canali tradizionali a canali non sperimentati come la vendita presso la Gdo del prodotto, è stata curata dal Dipartimento di Economia, riscontrando risposte favorevoli.
Le prove sul campo hanno dimostrato la rusticità del prodotto, la facilità di conduzione nell'accrescimento e le generali risposte positive al progetto lasciano intravedere ulteriori possibilità per la salvaguardia e l'implementazione di attività simili in aree ad alta vocazione agricola.

Fonte: Vini e Sapori