GLI USA DA GENNAIO PERMETTERANNO L'IMPORTAZIONE DI NASHI CINESI

GLI USA DA GENNAIO PERMETTERANNO L'IMPORTAZIONE DI NASHI CINESI
Il dipartimento per l'Agricoltura Americano (USDA) a partire dal 18 gennaio permetterà le importazioni di nashi (Pyrus pyrifolia) dalla Cina.
La legislazione, modificata su due livelli, imporrà controlli sui frutti che provengono da zone contaminate dal moscerino della frutta, il Bactrocera dorsalis. I nashi cinesi dovranno ottenere un certificato fitosanitario di idoneità alle regolamentazioni per l'importazione e l'assenza di parassiti, più la verifica della registrazione delle zone di produzione e dell'azienda che le confeziona, l'uso di materiali privi di elementi nocivi, il controllo di organismi soggetti a quarantena e la corretta conservazione della frutta.
Per i frutti provenienti da zone a rischio di contaminazione del moscerino della frutta sarà richiesto inoltre di attivare un sistema di monitoraggio dell'insetto nelle aree di produzione e nelle aziende confezionatrici e l'utilizzo di tecniche per la conservazione a freddo della frutta.
Le modifiche delle condizioni di importazione hanno richiesto anni di lavoro in seguito a una precisa domanda da parte della Cina per aprire le porte e mettere i nashi sullo stesso piano delle pere profumate.
L'intesa è arrivata dopo un accordo informale tra Cina e Stati Uniti nel mese di settembre che cercò, allo stesso modo, di aprire il mercato cinese alle pere statunitensi. Le due nazioni stanno infatti discutendo sull'importazione di questi prodotti da quasi due decenni, con spinte da entrambi i lati per eliminare le barriere.
Fonte: Fresh fruit portal