CONTRATTI PROVINCIALI DEL LAVORO AGRICOLO: RINNOVATI SOLO 30 DEI 97 SCADUTI DA OLTRE UN ANNO

CONTRATTI PROVINCIALI DEL LAVORO AGRICOLO: RINNOVATI SOLO 30 DEI 97 SCADUTI DA OLTRE UN ANNO
I contratti provinciali del lavoro agricolo (cpl) sono fondamentali per gli addetti di settore perché, al contrario di quanto avviene in altri comparti, determinano gli aumenti salariali di qualifica. Hanno durata biennale e vanno a completare un contratto che copre 4 anni, cosi da adeguare la retribuzione dei braccianti al costo della vita. Tuttavia, stando a un'analisi del centro studi Uila, al 17 dicembre ne risultano approvati solo 30 dei 97 scaduti nella migliore delle ipotesi un anno fa. Dunque per tutto il 2012 ai lavoratori in questione non è stato concesso alcun aumento e solo in sette casi le parti si sono accordate sull'una tantum che risarcisse in qualche modo l'anno di vacatio.
Il lungo impasse è stato dovuto all'inasprimento dei rapporti tra aziende e sindacati generato dal dibattito sulla riforma Fornero e i famigerati voucher. Ma dopo lo sciopero generale che Fiai, Fai e Uila organizzarono a ottobre, è stato fatto un notevole passo avanti: 25 contratti sottoscritti in poco più di due mesi.
L'entità degli aumenti su cui fino a questo momento si è convenuto oscilla dal 6,5% di Ancona al 5,1% di Viterbo, con la particolarità di Lodi dove, seguendo una tradizione tutta locale, si è optato per un aumento del 2,1% che riguardasse il solo 2012. Coldiretti, Confagricoltura, Cia e sindacati in quel caso si sono lasciati con la promessa ridefinire in un secondo momento l'incremento salariale del 2013. "Il dato più evidente - commenta Giorgio Carra, segretario nazionale di Uila - è comunque lo squilibrio esistente tra le Regioni".
Tra le novità più interessanti dei nuovi cpl, una spinta decisa sul versante delle iniziative per la bilateralità, qualche variazione nella classificazione delle figure professionali, benefit per le fasce di lavoratori più deboli.
Qualcosa, in quest'ultimo stralcio di 2012, dovrebbe succedere. "Confidiamo - commenta Stefano Mantegazza, segretario generale di Uila - in un altro scatto in avanti che consenta di recuperare il terreno perduto entro l'inizio dell'anno prossimo. A gennaio valuteremo infatti il percorso fino a questo momento compiuto con la parte datoriale". Augusto Cianfoni di Fai segnala "gli incontri positivi che negli ultimi giorni si sono susseguiti con Coldiretti, Confagricoltura e Cia". Stefania Crogi di Fiai, in ultimo, auspica "l'approvazione di tutti i contratti entro i primi due mesi del 2013. Se cosi non fosse, dovrà essere messa in discussione la formula del rinnovo biennale che finisce col far risparmiare le aziende".

Fonte: Confagricoltura