SPAGNA: IL KIWI COME ALTERNATIVA ALLE COLTURE TRADIZIONALI, PSA PERMETTENDO

SPAGNA: IL KIWI COME ALTERNATIVA ALLE COLTURE TRADIZIONALI, PSA PERMETTENDO
La produzione del kiwi in Spagna è ancora considerata di nicchia ma i produttori del comparto si stanno adoperando affinché possa crescere ed espandersi.
José Francisco Sales, a capo del servizio tecnico dell'Associazione degli Agricoltori di Valencia, ha parlato del futuro incerto che si prospetta in generale per le piccole imprese agricole della Regione. "Penso che il kiwi possa rappresentare una valida alternativa per i produttori", ha dichiarato.
Attualmente in Spagna la produzione di kiwi è concentrata nelle Regioni della Galizia e delle Asturie, con volumi annuali stimati attorno alle 23.000 tonnellate. La Spagna dunque, con un consumo domestico di circa 150.000 tonnellate annue, è fortemente dipendente dalle importazioni da Paesi terzi. Negli ultimi anni la Comunità Valenciana ha mostrato un forte interesse verso questa produzione, ritenuta una valida alternativa ad altre meno redditizie.
"La ragione principale è la redditività. Qui, la comunità rurale è conosciuta principalmente per la produzione di agrumi, ortaggi e frutta, ma, purtroppo, queste colture ultimamente non garantiscono redditi sufficienti agli agricoltori".
L'ostacolo principale però, ha spiegato Sales, è rappresentato dalla malattia della Psa. L'espansione del settore "dipende dall'evolversi della batteriosi. E' noto che il problema è grave e diffuso su scala mondiale. Questo batterio sta provocando ingenti danni ai produttori di kiwi in Italia, Nuova Zelanda e Cile. Fortunatamente in Spagna la malattia non si è presentata in maniera preponderante ma alcuni focolai sono stati rinvenuti in Galizia. Ciò denota la vulnerabilità di questa coltura".
A tal proposito, tecnici e operatori del settore sono riuniti in questi giorni a Valencia per discutere di come affrontare la Psa e gli altri problemi relativi alla coltivazione del kiwi.
"Puntare sulla produzione del kiwi potrebbe essere interessante. Naturalmente, dobbiamo essere cauti e monitorare la possibile evoluzione della batteriosi, perché questo, al momento, è l'unico limite alla rapida espansione della coltura".

Fonte: Fresh Fruit Portal