Ortomercato vuoto, il video diventa virale

Le immagini di un grossista milanese, il malcontento della categoria

Ortomercato vuoto, il video diventa virale
Un messaggio su Facebook: "Milano, ore 5.30: uno dei Mercati più grandi e importanti d'Europa è già aperto da un'ora e non c'è nessuno in giro. Ed è così dall'inizio dell'anno. Cosa sta succedendo?". E poi le immagini: 116 secondi con il cellulare in mano tra stand straripanti di frutta e verdura, corridoi e spazi esterni, pressoché vuoti, del principale Centro agroalimentare italiano. Nessuno nemmeno davanti alla macchinetta del caffè.

Salvatore Musso
, grossista di lungo corso, direttore commerciale dell'azienda Masterfruit, ora gestita dal figlio, ha scelto il social network più famoso per lanciare un documentato grido d'allarme: le aziende dell'ingrosso sono in grande difficoltà, forse mai come oggi i tempi sono duri
. E il futuro è sempre più un'incognita. Concetti già emersi in recenti articoli di Italiafruit News che, intervistando imprenditori attivi in vari Centri agroalimentari della Penisola, ha testimoniato nelle ultime settimane una situazione particolarmente pesante, da Nord a Sud. Il video girato da Musso lo scorso 20 gennaio è diventato virale: 89mila visualizzazioni e oltre 1.100 condivisioni in tre giorni. Il tutto "condito" da commenti e reazioni di colleghi di tutta Italia che mettono in luce lo scoramento degli "addetti ai lavori".

Il video pubblicato da Salvatore Musso su Facebook

"I prezzi delle merci sono bassi, nettamente più bassi del gennaio dello scorso anno, eppure si vende poco, pochissimo, forse la metà", spiega Musso. "Le cause? Molteplici: i consumatori, anche per proteggersi dal clima rigido, preferiscono andare nei centri commerciali e nelle catene della grande distribuzione che si rifornisce direttamente alla produzione. La Gdo del resto ha gioco facile: ortolani e titolari di bancarelle e mercatini di ultima generazione, salvo poche eccezioni, puntano sul prezzo invece che sulla qualità, la gente non ha motivo per preferirli ai supermercati. E quindi si riducono le forniture a una fascia di clientela per noi un tempo strategica".   

"Viene però da chiedersi - aggiunge il direttore commerciale di Masterfruit, nel settore dal 1986 - se è possibile che un mercato così grande e importante come quello di Milano dipenda solo da ortolani e negozianti: che fine hanno fatto gli esportatori? E i compratori dei grandi magazzini all'ingrosso della provincia? E le grandi ditte che rifornivano la ristorazione milanese?" "E perché - incalza Musso - la Gdo lombarda anziché tenere piattaforme di logistica all'esterno dei mercati con costi altissimi per la distribuzione nelle proprie filiali non utilizza le aree che si potrebbero rendere disponibili all'interno del nostro grande Ortomercato come già in parte si faceva sino alla fine degli anni Ottanta?".


Salvatore Musso 

E qui "entra in scena" il rapporto con l'ente gestore: "la situazione è critica - afferma Musso - perché gli operatori, di fatto, non sono mai stati coinvolti nelle scelte strategiche di Sogemi: alcuni degli spazi, ad esempio, potevano essere utilizzati per servire i clienti dell'Horeca. Ora, sul tavolo, c'è il progetto di realizzazione del nuovo Mercato ma nonostante sia stato approvato in Consiglio comunale i punti interrogativi restano moltissimi, dai costi alla logistica".  "Per martedì 30 gennaio - conclude l'operatore - è fissata un'assemblea di tutti i grossisti dell'Ortomercato milanese: parleremo del futuro Centro agroalimentare e condivideremo una serie di proposte da sottoporre all'attenzione dell'ente gestore. Per cercare di fare in modo che non si ripetano gli errori del passato e del presente".

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