Pesche, i consumi non decollano

Ma nel Cesenate c'è fiducia: frutti di ottima qualità

Pesche, i consumi non decollano
La campagna delle pesche e delle nettarine non è partita nel migliore dei modi. E anche in Romagna – una delle zone di maggior produzione di questi frutti – si sta facendo i conti con i grandi volumi di questa stagione e con prezzi non certo soddisfacenti.



“I consumi non sono ancora sbocciati – afferma Rosanna Biondi della Biondi Giulio, grossista al Mercato ortofrutticolo di Cesena – Il caldo c'è e la gente dovrebbe aver voglia di mangiare questa frutta, che tra l'altro è davvero buonissima. Così come per le albicocche, anche per le pesche i consumi si fanno attendere. Dobbiamo migliorare nelle vendite e con frutti così buoni senz'altro ci riusciremo”. Biondi è anche produttore di pesche e nettarine. E dice che l'assenza di piogge di questa annata si riflette nei calibri, mediamente più piccoli.



Le difficoltà, come sottolinea Domenico Scarpellini, presidente del Mercato ortofrutticolo di Cesena, sono principalmente legate ai grandi quantitativi di drupacee che finiscono in commercio in questo periodo. “Quando il prodotto è buono, confezionato bene e a giusta maturazione allora va. Ma quando non è maturo e di qualità non ottimale, con la sovraproduzione di quest'anno diventa difficile collocarlo. Speriamo sia una situazione momentanea e che passato questo boom il mercato si riprenda”.

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