Fri-El Green House inaugura 20 ettari di serre

Dopo il pomodoro si studiano nuove colture puntando all'impatto zero

Fri-El Green House inaugura 20 ettari di serre
Venticinquemila tonnellate di pomodoro prodotte all’anno ed una superficie di serre ad alta tecnologia in Ferro-vetro (le uniche in Italia) che supererà i 30 ettari complessivi a partire dal marzo 2022. Sono questi i numeri che può vantare Fri-El Green House, l'azienda che produce pomodori a marchio H2Orto 365 giorni all’anno tramite coltura idroponica hi-tech, ha inaugurato ieri 20 ettari di nuove serre con un evento dedicato ai clienti e alla stampa. Con l’inaugurazione delle due nuove serre in Ferro-vetro di Ostellato 3 e Ostellato 4 cresce l’ambizioso progetto del Gruppo Fri-El, uno dei principali produttori italiani di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolica, biomassa e biogas) che ha fondato Fri-El Green House nel 2015. 


 
Alessio Orlandi, direttore sales & marketing di Fri-El Green House ha esordito spiegando alla folta platea le strategie future dell’azienda: “Fri-El Green House è il primo produttore a poter fornire per 365 giorni all’anno pomodoro italiano proveniente dallo stesso sito di coltivazione, con sistemi di produzione che garantiscono un risparmio del 70% di superficie e del 70% di acqua rispetto alle coltivazioni tradizionali. Parte del riscaldamento viene effettuato attraverso l’acqua calda residua prodotta dalle centrali bio-gas adiacenti recuperando così energia preziosa. Inoltre le serre sono illuminate con luci Led, necessarie alla produzione invernale, che garantiscono un basso consumo energetico e un’abbondanza di luce nello spettro di quella utilizzabile dalle piante evitando così inutili sprechi. Non a caso siamo la prima azienda italiana ad aver ottenuto la certificazione Friend of the Earth”.


Florian Gostner, ceo dell'azienda, inaugura la nuove serre

“Attualmente – ha aggiunto il manager – la produzione di H2Orto consiste in pomodori a grappolo, cocktail e ciliegino certificati Nichel Free, ma stiamo già implementando altre colture orticole come il peperone, il cetriolo e lo zenzero. Inoltre, l’azienda usa la lotta integrata, cioè l’introduzione di insetti utili che combattono quelli infestanti, per evitare pesticidi ed erbicidi. L’ecosistema delle serre funziona in un ciclo chiuso, gestito attraverso un software di ultima generazione, che controlla il clima, l’irrigazione e l’umidità, attraverso l’eliminazione degli sprechi e il riutilizzo di tutte le componenti vitali per la pianta. In questo modo si ottengono pomodori di alta qualità per gusto, proprietà organolettiche e disponibili sul mercato 365 giorni all’anno.”



Il direttore commerciale ha infine sottolineato l’impegno costante di Fri-El Green House nei confronti della sostenibilità ambientale: “La nostra azienda è già oggi una realtà consolidata che combina energie rinnovabili, ridotte emissioni di anidride carbonica e produzione agricola a basso impatto, il tutto recuperando la materia residua e reimmettendola nel ciclo produttivo, applicando i principi della circolarità. Siamo stati pionieri in Italia e puntiamo a raggiungere presto l’impatto zero su tutta la linea”. 


L'intervento di Alessio Orlandi

La parola è poi passata a Ernst Gostner, presidente Fri-El Green House “Siamo partiti nel 2015 con l’idea iniziale di sfruttare l’energia generata dalle nostre centrali Bio-gas per il riscaldamento della serra, e siamo passati in breve tempo a produrre continuativamente per 365 giorni all’anno, viste le richiesti crescenti del mercato. Con l’ampliamento di altri 20 ettari non solo contiamo di estendere le nostre quote di mercato, ma l’obiettivo primario è quello di vincere la sfida riguardante la transizione ecologica con l’abbattimento delle fonti fossili e siamo sicuri che troveremo anche il supporto delle Istituzioni sia nazionali che locali”.



Durante l’evento sono inoltre intervenuti: Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna; Alessio Mammi, assessore all’agricoltura Regione Emilia-Romagna, Massimiliano Giansanti, presidente nazionale Confagricoltura e l’onorevole Guglielmo Golinelli

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