Pomacee e kiwi, prezzi in aumento nei campi

Novembre parte con il piede giusto anche per l'uva Italia metapontina: i dati Ismea

Pomacee e kiwi, prezzi in aumento nei campi
Novembre inizia con il piede giusto per la frutta: la prima settimana del mese, stando alle rilevazioni Ismea, è stata infatti caratterizzata da un generalizzato innalzamento dei listini per il comparto delle pomacee e per i kiwi. Sostanzialmente stabile, invece, l'uva da tavola con quotazioni medie positivamente condizionate dall'andamento "rialzista" per la varietà Italia di provenienza metapontina; in lieve calo i prezzi dei kaki, influenzati dalla flessione registrata per il prodotto napoletano.



Per le mele sono quasi completate le operazioni di raccolta del prodotto che si stanno concludendo con lo stacco della Cripps Pink e delle ultime quote di varietà tardive. Nel periodo considerato ha trovato conferma il buon andamento delle vendite sia sul circuito interno che estero in virtù di una domanda interessata. Le quotazioni medie nel complesso, spiega Ismea, hanno mostrato un netto incremento legato alla fine delle contrattazioni per il prodotto in azienda.

Sostanzialmente stabile il trend per le pere da tavola, le cui quotazioni hanno continuato ad attestarsi su livelli sostenuti, con un incremento rispetto alla fine di ottobre da imputare, anche in questo caso, alla conclusione delle contrattazioni per il prodotto in azienda.

Sono proseguite regolarmente le operazioni di raccolta del kiwi in tutte le aree produttive: le contrattazioni in campagna si sono svolte in un clima di generale interesse e sulla base di quotazioni in aumento rispetto alla scorsa stagione in considerazione dei minori quantitativi attesi. In netto incremento il listino osservato sulla piazza di Ravenna per le prime contrattazioni per la merce in uscita da magazzino.



A inizio novembre si è registrato un assestamento al rialzo del prezzo medio all'origine per l'uva da tavola che ha interessato però quasi esclusivamente la varietà Italia sulla piazza metapontina dove l'immissione sul mercato di merce dalle caratteristiche qualitative ottimali ha spinto le vendite. Sulle altre piazze scambi e quotazioni stabili.

Infine i kaki: la settimana inaugurale di novembre, osserva Ismea, si è conclusa con un ridimensionamento del listino, cui ha contribuito l'andamento flessivo registrato sulla piazza di Napoli. Di contro nel forlivese una maggiore richiesta unitamente a una offerta nel complesso limitata ha permesso alle quotazioni di beneficiare di rialzi. Negli altri areali produttivi le vendite sono proseguite in un contesto di generale calma e sulla base di quotazioni stabili. I prezzi medi restano peraltro superiori rispetto alla scorsa campagna in virtù della minore produzione attesa.

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