Futuragri diversifica in un'estate di alti e bassi

Fichi, meloni, percoche, pomodori, patate: effetto gelate, domanda a singhiozzo e alcune novità

Futuragri diversifica in un'estate di alti e bassi
Si fa sentire, in Puglia, l'effetto delle gelate primaverili e del maltempo delle scorse settimane. Lo conferma Giuseppe De Filippo, responsabile di Futuragri, una delle più importanti realtà ortofrutticole della regione e del Mezzogiorno: "Abbiamo subito forti danni sui fichi, che coltiviamo su una trentina di ettari tra Bisceglie e Foggia, la cui prima raccolta è stata scarsissima in attesa di procedere con la seconda, in programma tra fine luglio e inizio agosto; e sulle percoche, prodotte nella zona di Loconia di Canosa di Puglia, che dopo lo stop subito dalle precoci arriveranno sul mercato in ritardo e in quantitativi ridotti rispetto ai 3.500 quintali di un'annata normale, per effetto delle gelate". 


Giuseppe De Filippo

In questo momento Futuragri commercializza varie tipologie di pomodori (Datterino, Tondo, Insalataro) e cetrioli "che procedono normalmente", sintetizza De Filippo, mentre il melone fatica a ingranare: "Quello sotto serra, raccolto tra fine maggio e fine giugno, ha avuto un destino più fortunato di quello in campo aperto; non ne capiamo il motivo perché non ci sono grandi superfici destinate a melone nelle nostre zone. Oltretutto - aggiunge l'esponente di Futuragri - abbiamo diminuito le superfici complessivi che ora non arrivano a 100 ettari, una decina meno del 2020". 


Ma le frecce all'arco della cooperativa pugliese sono anche altre: "Stiamo partendo con il pomodoro da salsa e, novità, il pomodoro da salsa a residuo zero, il tutto su una ventina di ettari", racconta De Filippo. "Due anni fa abbiamo elevato i nostri standard e selezionato la clientela per ottenere più valore aggiunto". 



E poi le patate in sacchetto: "Un mese fa è iniziata la raccolta e lavorazione nel nostro sito di Molfetta dove stiamo conducendo esperimenti su patate americane, rosse e viola. C'è molta curiosità: i quantitativi di tuberi tradizionali si aggirano sui 20mila quintali mentre per le patate emergenti siamo già a 2-3mila quintali". Innovazione e diversificazione del resto sono due delle chiavi per vincere le sfide di domani e Futuragri lo sa bene.   

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