Uva pugliese, stime produttive e prospettive

Settore nella morsa di siccità e rincari. Ma la qualità promette bene

Uva pugliese, stime produttive e prospettive
E’ ai nastri di partenza la campagna dell'uva da tavola pugliese. Una stagione che, grazie all’assenza di pioggia degli ultimi due mesi, dovrebbe dare la possibilità di raccogliere diffusamente frutti dalla qualità organolettica (sapore, pezzatura e colore) di altissimo livello. In base alle stime produttive che circolano tra gli operatori della Regione, quest’anno i volumi complessivi sono attesi in aumento del 20-25% rispetto all'annata 2020. Sarà dunque importante, per non dire fondamentale, che i viticoltori pugliesi riescano a fare una attenta selezione sulla pianta per evitare di portare sul mercato prodotto di piccola pezzatura in eccesso. 

“Le preoccupazioni principali di questa stagione sono due: l’aumento dei costi delle materie prime, packaging in modo particolare, e dei noli per l’esportazione via mare verso numerose destinazioni. Forse, anche per una questione di rispetto ambientale, bisognerebbe tornare a vendere un po' del prodotto alla rinfusa, così come si faceva una volta”, chiosa a Italiafruit News Giacomo Suglia, amministratore della Ermes e presidente dell’Apeo, l’Associazione dei produttori e degli esportatori ortofrutticoli pugliesi.    

Donato Fanelli, produttore e coordinatore del Comitato Uva da Tavola dell’Oi Ortofrutta Italia, aggiunge: “Negli areali precoci del Sud Est Barese (Torre a Mare, Mola di Bari e Noicattaro) e di Taranto (Grottaglie), da questa settimana cominceranno i primi tagli di Vittoria, Black Magic e delle cultivar senza semi precoci come Superior, Melody e così via. Ma tra pochi giorni, la raccolta potrà partire un po’ tutta la Regione”.



Il caldo e la siccità di maggio e giugno, confermano entrambi gli operatori, hanno favorito l’allegagione e la qualità dell’uva in termini sia di pezzatura che di grado brix. La nota dolente della siccità è l’aumento di almeno il 30% dei costi energetici per l’irrigazione. “In Puglia le temperature del periodo sono le più alte dal 2003. Stiamo irrigando gli impianti con intervalli temporali di 3 giorni rispetto ai 6/7 giorni classici di inizio luglio”, rimarca Fanelli.

“Quest’anno ci sono tutti i presupposti per offrire uve di qualità straordinaria sui mercati internazionali - prosegue – La maggiore produzione prevista dovrebbe però portare tutti i produttori a non dimenticare l’importanza di puntare sulla selezione, lasciando il numero giusto di grappoli per pianta, in modo tale che i grappoli rimanenti possano esprimere il massimo livello di calibro/acinatura, sapore e colore. Una attenta selezione sarà necessaria soprattutto per le varietà tardive come Italia, Red Globe e Crimson”.

Anche per Suglia, “la qualità della campagna dovrebbe essere buona grazie alle condizioni climatiche degli ultimi mesi. Il gelo primaverile non ha provocato danni. Avremo una qualità superiore rispetto all’anno scorso, anche per via del rinnovamento varietale. Ci affidiamo - conclude il presidente dell'Apeo - ai consumatori affinché possano gustare le uve pugliesi premiando il lavoro dei nostri produttori”. 

Intanto più a Sud, in Sicilia, è già tempo di bilanci per le aziende che producono uve Vittoria e Black Magic sotto serra. "Quest'anno abbiamo fatto un'ottima annata e non possiamo lamentarci sia con i prezzi medi che con la resa, raggiungendo circa 28 tonnellate a ettaro", sottolinea a Italiafruit News Pietro Giudice, responsabile commerciale della cooperativa Verde Mediterraneo di Vittoria (Ragusa), tra le prime aziende italiane a commercializzare l'uva dallo scorso 8 maggio. "I nostri clienti sia italiani che esteri sono rimasti molto soddisfatti del prodotto. Abbiamo esportato anche sul mercato inglese, dove abbiamo avuto ottimi risultati. Ora proseguiamo la cavalcata con gli acquisti di uve sotto tendone, ormai prossime alle raccolta".



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