Campagna cerasicola, i paradossi della stagione

Italy Trade: «Frutti di qualità. Ecco come remuneriamo i produttori»

Campagna cerasicola, i paradossi della stagione
Temperature primaverili, sole, pioggia mai vista per settimane. Conseguenza: in Puglia c’è un’abbondante produzione di ciliegie. Talmente abbondante da creare problemi di commercializzazione. “Siamo di fronte a uno scenario di surplus produttivo dovuto al bel tempo”, l’istantanea di Maurizio Amoruso, responsabile commerciale di Italy Trade, società che porta l’ortofrutta italiana in diversi mercati europei. “Sembra paradossale, ma è così”, la sintesi del manager.



“Stiamo affrontando il problema opposto a quello degli anni scorsi - continua - quando c’è stata scarsità di prodotto a causa di gelate e grandine. Oggi ne abbiamo tanto, può succedere che i calibri più piccoli o di qualità inferiore alla varietà Ferrovia siano deprezzati o che addirittura non vengano ritirati. Gli sbocchi sono limitati, ma la qualità complessiva è buona, noi stiamo facendo tutto il possibile per andare incontro alle necessità dei nostri partner cercando di ottenere prezzi soddisfacenti”.



Di fatto il meteo ha alterato la scalarità produttiva, creando sovrapposizioni tra le diverse varietà. “La prima è la Bigarreau, tra la fine di aprile e gli inizi di maggio, destinata per lo più al mercato interno. Poi ci sono le altre varietà dalla Celeste fino alla Ferrovia, che è tipica della Puglia e meglio si presta alle esportazioni. Per quest’ultima – spiega Amoruso – i mercati migliori all’estero per Italy Trade sono Svezia e Danimarca. I riscontri sono buoni. Noi cerchiamo di far arrivare il prodotto sempre al giusto grado di maturazione e nel packaging ecosostenibile che ci contraddistingue”. La società ha lanciato nel mese di marzo una nuova confezione riciclabile e green al 100%.



“Intanto sta entrando nel vivo la campagna di pesche e nettarine. Per noi che operiamo in diversi Paesi europei, pesa sempre di più – osserva il responsabile commerciale di Italy Trade – la concorrenza dei produttori stranieri. Se aggiungiamo anche una sovrapproduzione italiana, come accaduto per le ciliegie, le difficoltà aumentano perché la capacità di spesa dei consumatori è diminuita a causa della pandemia. Noi facciamo leva sui nostri punti di forza, sulla qualità e sul made in Italy”.



E proprio qui entra in gioco la mission di Italy Trade: selezionare le eccellenze ortofrutticole italiane e valorizzarle sulle piazze europee. "Qualità, distintività e continuità nelle forniture dei prodotti ortofrutticoli ci permettono di fidelizzare i distributori - ricorda Andrea Urso, Ceo di Italy Trade - Nel nostro lavoro vogliamo premiare gli sforzi dei nostri partner produttivi italiani cercando, come nel caso della ciliegia, di remunerare al meglio il frutto anche in un contesto di mercato con qualche criticità".

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