Frutta «estiva» in calo, il kiwi chiude bene: i prezzi

Tutti i trend nel report Ismea relativo alla settimana dal 17 al 23 maggio

Frutta «estiva» in calo, il kiwi chiude bene: i prezzi
Quotazioni non particolarmente brillanti per le drupacee, fragole in fisiologica flessione, buon finale di campagna per il kiwi: questo dice il report Ismea sui prezzi all'origine della frutta riferito alla settimana dal 17 al 23 maggio.



Listini in calo, rispetto ai sette giorni precedenti, per le ciliegie, che dopo il debutto stanno registrando un'intensificazione e un ampliamento delle operazioni di raccolta ad altri areali produttivi meridionali e settentrionali della penisola. Nel bacino pugliese le elevate temperature hanno accelerato il processo di maturazione dei frutti e spinto la raccolta, con conseguente importante aumento delle disponibilità sui mercati. Ismea definisce apprezzabile lo standard qualitativo, anche se a seguito del forte vento che ha interessato l'areale sul finire della settimana sono state registrate partite interessate da problematiche in termini di scarsa shelf post raccolta. La domanda non è riuscita ad assorbire la totalità dell'offerta e i prezzi hanno inevitabilmente evidenziato un brusco calo. 



Ha avuto inizio intanto nelle zone precoci del modenese la raccolta delle prime Bigarreau: stacchi dallo standard qualitativo abbastanza soddisfacente che hanno riscosso un modesto interesse da parte della domanda. Le quotazioni di esordio si sono posizionate su livelli inferiori rispetto a quanto registrato lo scorso anno. 

Al via la raccolta anche nelle aree campane con limitati quantitativi di varietà tenere e dure. Le limitatissime quote di ciliegie affluite sui mercati, sottolinea il report, sono state oggetto di una discreta richiesta con prezzi di esordio in calo rispetto alla precedente campagna nel napoletano e in incremento per la merce salernitana.

E' proseguita nelle zone precoci del metapontino la raccolta delle albicocche che nella settimana in oggetto ha interessato non solo le varietà Mogador e Aurora ma anche le prime quote di Wondercot. In termini quantitativi la produzione delle precoci, a causa delle gelate di aprile, è prevista in calo rispetto alle attese. In ulteriore miglioramento lo standard qualitativo del prodotto il cui collocamento sui mercati interni è avvenuto agevolmente grazie ad una buona attività della domanda. In fisiologica flessione rispetto alla precedente rilevazione i prezzi, che si sono confermati in aumento su base annua. 

In ritardo di circa una settimana rispetto allo scorso anno, nelle aree vocate calabresi, hanno avuto inizio le prime operazioni di raccolta delle albicocche: gli stacchi hanno interessato limitati quantitativi di merce dalle caratteristiche qualitative adeguate. Immesse sul mercato, sono state cedute sulla base di quotazioni superiori all'esordio dello scorso anno.



Per quanto riguarda pesche e nettarine, la raccolta si è confermata circoscritta all'areale metapontino. L'offerta nel complesso ha mostrato un profilo qualitativo abbastanza soddisfacente sia in termini di colorazione che per grado zuccherino ed è stata al centro di una discreta richiesta. Un generale equilibrio tra domanda ed offerta, puntualizza Ismea, ha permesso il regolare svolgimento delle vendite sulla base di quotazioni stabili. 

Listini in flessione invece per le fragole: con il progressivo aumento delle disponibilità si assiste a un progressivo calo delle quotazioni, che restano tuttavia superiori a quelle dello scorso anno. In fase avanzata la raccolta nelle aree vocate del sud con quantitativi in ulteriore aumento. La merce, dal soddisfacente profilo qualitativo, è stata regolarmente collocata sulla base di quotazioni in fisiologica flessione. Diversa la situazione nelle aree settentrionali della penisola dove il calo delle temperature ha rallentato il regolare processo di maturazione: i minori quantitativi affluiti sui mercati unitamente a una costante attività della domanda hanno permesso alle fragole di essere agevolmente ceduta sulla base di quotazioni stabili. 

Andamento delle contrattazioni in linea con quello della settimana precedente per le mele, per le quali si conferma positivo il trend sul circuito estero dove, nonostante la presenza di materia prima  di provenienza australe, la merce nazionale è stata oggetto di una buona attività di scambio. In un clima di discreto interesse sono proseguite le contrattazioni anche sul mercato interno: costante la domanda che ha permesso alla merce di essere regolarmente venduta. E i prezzi, nel complesso, hanno mostrato una generale stabilità. 



Ulteriore assottigliamento delle disponibilità di pere sui mercati. Le limitate quote di prodotto a fronte di uno standard qualitativo ancora soddisfacente sono state scambiate sulla base di quotazioni stabili. 

Infine i kiwi, che confermano il finale positivo: alquanto contenute le disponibilità presenti sui mercati, collocate agevolmente grazie a una vivace domanda sia interna sia estera. I listini hanno mostrato una tendenza al rialzo da imputare principalmente all'ulteriore incremento osservato sulla piazza di Verona, dove le limitatissime quantità esitate sono state ben vendute.