Banco Fresco, inizia la nuova era

La catena mette piede in Lombardia: le foto del punto vendita

Banco Fresco, inizia la nuova era
Prodotti per tutte le tasche e per tutte le esigenze, dal pomodoro super ricercato da 14 euro il chilo a quello conveniente da 2 euro o anche meno. Una trasversalità dell'offerta ortofrutticola che però guarda alla qualità, che non vuole rifugiarsi dietro etichette, che predilige lo sfuso, il prodotto italiano ma non a tutti i costi e che per il momento non guarda all'ecommerce.



Banco Fresco
va per certi versi controcorrente, ma da ora in poi l'insegna punta a fare sul serio e dopo l'apertura di ieri a Crema punta a consolidarsi in Lombardia con una nuova inaugurazione a Cremona a fine giugno, a Cantù i primi di settembre e poi ci saranno due punti vendita su Milano. La catena food retail, specializzata nei freschissimi e appartenente al Gruppo Prosol Compagnia di Gestione, punta a sei nuove aperture nel corso dell'anno: le prime tappe di un più ambizioso programma di espansione nazionale.



"Banco Fresco è un luogo unico, in cui trovare i prodotti della migliore filiera italiana, con le sue numerose eccellenze locali, ma anche della filiera estera, grazie alle collaborazioni con i nostri fornitori che si basano su fidelizzazione e lealtà, per garantire tutto l’anno un binomio costante di convenienza e qualità - ha dichiarato Riccardo Coppa, direttore generale - Questi per noi sono valori irrinunciabili che intendiamo trasferire alla clientela, ma che si possono respirare subito entrando nei nostri negozi e attraversando i reparti, tra prodotti di stagione e prodotti esotici introvabili”.



"In primis per noi viene la qualità - ha aggiunto - Preferiamo l'Italia, ma se il prodotto nazionale non è competitivo allora ci riforniamo altrove. Un esempio? Ora abbiamo mirtilli marocchini. Oppure a inizio campagna non eravamo convinti della qualità delle fragole e abbiamo preferito attendere prima di inserirle in assortimento".



Il localismo è una delle carte che gioca Banco Fresco. E con le "Chicche dell'Italia" l'insegna vuole valorizzare piccoli territori che esprimono prodotti di eccellenza, come le cipolle rosse di Breme o il sedano rosso di Orbassano.



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