Dalla distribuzione
«Un lunedì freddo come il clima»
Parte a rilento la settimana al Caab. Marzola (Agribologna): in calo la domanda di fragole e meloni
Il brutto tempo che perdura in Italia dallo scorso weekend ha avuto l’effetto di rallentare le vendite di prodotti ortofrutticoli nel canale dei Mercati all'ingrosso.
"Rispetto alla scorsa settimana è scesa la domanda di frutta, ma anche di verdura. Quello di oggi (lunedì 12 aprile per chi legge, nrd) non è stato un grande mercato. Si è lavorato sottotono a causa del clima sfavorevole. E ora rischiamo che tale andamento possa durare per tutta questa settimana, se il meteo non cambierà", spiega a Italiafruit News Wainer Marzola, venditore dello stand di Agribologna presso il Caab di Bologna.
Siamo giunti ormai a metà aprile, ma guardando le temperature pare di essere più a febbraio. Di conseguenza, la clientela del Caab sta riducendo le richieste per le produzioni tipicamente primaverili come fragole e meloni. In calo anche gli asparagi e tutto il comparto degli ortaggi, dalle zucchine alle melanzane.
"Oggi ho visto entrare sul mercato più meloni di Sicilia, mentre gli arrivi di fragole meridionali sono scesi in maniera importante a fronte delle basse temperature nei luoghi di produzione. Nonostante la contrazione marcata delle quantità da vendere, per finire tutte le fragole abbiamo dovuto anche un po' spingerle a livello di prezzo nel finale delle contrattazioni".
La campagna nazionale del frutto rosso è stata “molto positiva” da Natale fino a 10 giorni fa, come osserva Marzola. Poi, da poco prima di Pasqua, si è registrata una flessione dei prezzi su valori comunque discreti. “L'entrata sul mercato delle prime fragole locali dell'Emilia-Romagna, coltivate sotto serra, dovrebbe avvenire durante la prossima settimana”, sottolinea.
"Questa settimana, a causa del clima attuale, potremo cominciare ad avere difficoltà a vendere le prime drupacee europee, come le pesche spagnole, che finora ci avevano dato buoni risultati. C’è voglia di cambiare gli articoli, ma col freddo sono sempre le mele e le arance a fare da traino”. Per queste ultime, comunque, non si registra un mercato brillante.