«Guerra dei prezzi in Gdo, urge tutelare i produttori»

Spagna, l'appello delle organizzazioni agricole alla politica dopo il proliferare di promozioni

«Guerra dei prezzi in Gdo, urge tutelare i produttori»
La guerra dei prezzi tra retailer non deve ricadere sulla produzione: è l'appello lanciato in Spagna dalle organizzazioni professionali agricole Asaja, Coag e Upa che - in occasione degli incontri avvenuti nell'ambito dell'elaborazione del progetto di legge che modifica la normativa sulle misure per migliorare il funzionamento della supply chain - hanno chiesto ai diversi gruppi politici di fare in modo che gli effetti della competizione tra catene distributive non "strozzino" chi opera a monte della filiera. 



Un tema sentito nel settore ortofrutticolo, ma non solo in quello: a fronte alla perdita di potere d'acquisto causata dalla pandemia, infatti, le offerte promozionali di beni di prima necessità (dal pollo al latte, dalle uova all'olio) hanno acquisito ulteriore peso nelle strategie commerciali. Le organizzazioni temono che, come è accaduto in occasione di altre crisi economiche, la battaglia per scalare le quote di mercato finisca per essere “finanziata” dal settore agricolo: "È intollerabile che gli sforzi di produttori e allevatori vengano utilizzati per attirare i consumatori nei punti vendita, distruggendo il tessuto produttivo e portando la maggior parte degli operatori del settore a lavorare in perdita", hanno sottolineato i responsabili delle tre sigle.



Gli allevatori di bovini da latte e di pollame hanno già subito questa pressione al ribasso durante il processo di rinnovo dei contratti, con i prezzi del latte all'origine scesi tra i 2 e i 3 centesimi al litro. A fronte di questa situazione e per prevenire analoghe misure nel comparto ortofrutticolo, Coag, Asaja e Upa hanno trasmesso la loro preoccupazione a tutti i partiti politici che in molti casi stanno inserendo emendamenti ad hoc nella legislazione in itinere.

Tra le richieste specifiche, ci sono quelle di vietare le vendite sottocosto, creare un registro dei contratti, includere i prodotti importati da paesi terzi nell'ambito di applicazione della legge, inserire il canale Horeca tra quelli destinatari del prezzo minimo previsto dalla legge ma anche di indicare medie-prezzo utili come riferimenti anche per i consumatori.



Sopra e in alto foto di manifestazioni di protesta dei produttori spagnoli

Le organizzazioni agricole ritengono che sia fondamentale procedere ora nella giusta direzione con l'inserimento di questi emendamenti nella legge, nonché consolidare il cambio di paradigma introdotto a seguito delle mobilitazioni del settore a febbraio e marzo 2020 con gli obiettivi di vietare l'acquisto sottocosto e distruggere il valore della catena.

Copyright 2021 Italiafruit News