Zucchine e melanzane, prezzi dalle stelle alle stalle

Puccia (Mercato di Vittoria): «Valori crollati a causa dell'aumento dell'offerta spagnola»

Zucchine e melanzane, prezzi dalle stelle alle stalle
Dopo l’exploit delle scorse settimane, i prezzi di zucchine e melanzane italiane sono crollati su valori insoddisfacenti per i produttori. E’ quanto spiega a Italiafruit News Giorgio Puccia, rappresentante dei grossisti del Mercato ortofrutticolo di Vittoria

“Attualmente la zucchina locale si vende a solo 0,7-0,8 euro il chilo rispetto agli oltre 2 euro il chilo di qualche settimana fa. Ma nell'ultimo periodo hanno subìto un brusco calo anche le quotazioni medie delle melanzane sia tonde (a 0,8-0,9 euro il chilo) sia lunghe (a 1,2-1,3 euro il chilo). L’unica tipologia di melanzana che registra prezzi stabili è la violetta, la quale può raggiungere punte di 1,5 euro il chilo”.

La riduzione dei prezzi è legata principalmente, come osserva Puccia, “all’aumento dell’offerta spagnola sul mercato. Ormai, purtroppo, dipendiamo dalla Spagna. Con l'incremento delle quantità di zucchine e melanzane in arrivo dalla penisola iberica; le nostre produzioni si sono deprezzate".



"Anche il cetriolo, che le aziende locali stanno spedendo soprattutto nei Paesi balcanici, riporta un calo dei valori medi: se fino a poche settimane fa quotava intorno all’euro il chilo, oggi si trova a 0,5-0,6 euro il chilo”.

E se da una parte i volumi dalla Spagna crescono, dall’altra parte il mercato non spicca certo per ricettività, visto che i Mercati rionali e l'Horeca soffrono fortemente gli effetti della pandemia. Solo due prodotti orticoli siciliani registrano aumenti dei prezzi medi rispetto alle scorse settimane: pomodoro ciliegino e peperone. Il resto della gamma dei pomodori riscontra invece quotazioni stabili.

“Il prezzo medio del ciliegino - conclude il rappresentante dei grossisti - è salito di circa 0,1 euro il chilo (a 1,2-1,5 euro/kg) grazie a una domanda estera più fluida. Il peperone, indipendentemente dal colore, ha guadagnato invece 0,2 euro il chilo (a 1-1,4 euro/kg) in ragione di una minore offerta della fascia dell’Agrigentino, che si sta avviando al termine della stagione”.

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