Scalpita il melone del Senegal di Francescon

In Italia già a inizio febbraio. E ad aprile "debutta" l'anguria Perla Nera

Scalpita il melone del Senegal di Francescon
Si avvicina il momento del via, con una settimana circa di anticipo rispetto al 2020, per la campagna dei frutti del Senegal della Op Francescon: meloni, zucche e, da quest'anno anche l'anguria Perla Nera. A gestire l'imponente "insediamento" senegalese (300 ettari complessivi di superfici coltivabili, un magazzino di 3mila metri quadri con tecnologie all'avanguardia, celle per l'abbattimento delle temperature, rampe di carico, una calibratrice per selezionare il prodotto prima della partenza) è l'azienda Frutta Italia gestita da Daniele Francescon, fratello di Bruno, strettamente collegata alla "casa madre".

"Prevediamo di effettuare i primi stacchi del melone tra il 25 e il 27 gennaio e far pervenire il prodotto sui punti vendita della distribuzione italiana nei primi giorni di febbraio", spiega a Italiafruit News Bruno Francescon.  



"I frutti stanno sviluppandosi al meglio e sono perfetti: buone le allegagioni su piante sane e robuste, grazie anche al clima ideale, con temperature di 12 gradi la notte e più di 30 il giorno. Dopo i meloni, a metà febbraio sarà la volta della zucca e, a metà aprile circa, toccherà all'anguria Perla Nera del Senegal, reduce dal test di successo del 2020, per la quale siamo particolarmente fiduciosi: abbiamo seguito le orme di aziende spagnole che da anni producono varietà nere in Senegal con ottimi risultati". 

Le tempistiche sono state studiate in modo da non andare in sovrapposizione con le produzioni italiane sia per il melone sia per Perla Nera, la cui versione africana presidierà il mercato per tre-quattro settimane, anticipando l'ingresso in scena del prodotto in serra di Sicilia.

In lieve flessione l'area coltivata: circa 150 gli ettari in produzione, il 10% circa meno dello scorso anno. "Il 2020 ha risentito dell'effetto Covid, il consumatore italiano ha comprato meno meloni. Per il 2021, nonostante il perdurare dell'emergenza sanitaria, ci aspettiamo una situazione completamente diversa". In termini di volumi, saranno 150-180 i container di meloni veicolati, una ventina quelli contenenti zucche e altrettanti quelli di angurie, queste ultime coltivate su 15 ettari circa. 



Il trasporto avviene via nave, con il collegamento Dakar-Vado Ligure che richiede cinque giorni di viaggio. "Crediamo molto nello sviluppo del progetto e dell'azienda Frutta Italia, che fa riferimento alla Op per varietà, linee guida, parte agronomica e si regge  sul lavoro di due tecnici italiani, Alessandro Stafforte e Federico Ferretti (foto sopra), incaricati di gestire anche il personale in campagna, composto ad oggi da 200 persone ma destinato ad aumentare nei prossimi giorni", dice ancora l'imprenditore mantovano. "Le prospettive sono buone: per il prodotto  precoce le superfici mondiali sono in calo, si possono creare finestre davvero interessanti".  Al mercato italiano Francescon riserva le produzioni di media pezzatura, mentre i calibri troppo piccoli o troppo grandi sono destinati alla vendita in loco, nella vicina Dakar. 

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