Crea, sostegno a competitività e transizione ecologica

Crea, sostegno a competitività e transizione ecologica
"Sono 5 – ha spiegato Roberto Henke, direttore del Crea Politiche e Bioeconomia -  i concetti chiave che ispirano le nostre attività: l’innovazione metodologica per mettere a punto strumenti di analisi rigorosi e statisticamente robusti; la ricerca della sostenibilità globale nelle filiere agroalimentari; l’innovazione che favorisce la transizione ecologica per la resilienza del sistema; l’innovazione a favore delle componenti del sistema agroalimentare per una maggiore competitività; il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera per individuare il giusto fabbisogno di innovazione locale per un più efficiente uso delle risorse e la riduzione degli sprechi lungo tutta la filiera. Abbiamo l’ambizione e l’onere – conclude – di svolgere un’attività che sia “immediatamente” applicabile e fruibile, al servizio delle imprese, delle istituzioni, dei decisori politici e degli stakeholders".
 
Digitalizzazione dei Sistemi Integrati di Gestione e di Controllo (Sigc) della Pac 
Nuove soluzioni digitali in grado sia di modificare la gestione procedurale dei fondi Pac, agendo su tutte le componenti del Sigc (aggiornamento automatico del sistema informativo delle parcelle agricole, sistema a semaforo per la conformità agli impegni Pac, fascicolo aziendale, immagini satellitari, ecc,) attraverso il monitoraggio sistematico delle attività agricole e la semplificazione degli oneri burocratici sia, al tempo stesso, di facilitare la sostenibilità delle produzioni agricole (progetto H2020 NIVA: A New Iacs Vision in Action). 
 
Sostenibilità dei sistemi agricoli  
Promozione di approcci agro-ecologici, grazie a metodologie innovative per la valutazione della sostenibilità ambientale ed economica dei sistemi agricoli (nuovi indicatori per le emissioni di gas serra, le risorse idriche e la biodiversità e i cambiamenti economici e tecnologici delle aziende) e raccomandazioni sulle policies più efficaci nel coniugare redditività e sostenibilità (progetto H2020 Uniseco: Understanding and improving the sustainability of agro-ecological farming systems in the Eu)   
Soluzioni innovative per la gestione e la distribuzione della risorsa idrica ai sistemi agro‐produttivi mediterranei, quali l’introduzione sia di cultivar adatte ai climi aridi, sia di una tariffa in grado di garantire l’uso sostenibile di acqua, l’agricoltura di precisione e i sistemi di supporto alle decisioni. L’intento è di rendere tali sistemi più resilienti ai cambiamenti climatici, economicamente e tecnicamente efficienti, sostenibili, ed in grado di contribuire alla crescita economica e allo sviluppo del settore agricolo delle regioni meridionali (Progetto Pon Water4Agrifood Miglioramento delle produzioni agroalimentari mediterranee in condizioni di carenza di risorse idriche)  

Filiere bioenergetiche sostenibili 
Si tratta di nuove opportunità di sviluppo green per terre marginali, sottoutilizzate e contaminate (Muc) attraverso la produzione di biomasse, quale alternativa ai carburanti convenzionali (progetto H2020 BIOPLAT-EU) .  Esperienze pilota altamente positive nel Sulcis ed in Basilicata 

Attività istituzionale: imprese, risorse, reti  
Sistema a semaforo per le criticità delle imprese che posso essere risolte con l’innovazione, ottenute a partire dai dati contabili e di bilancio della Rica - Rete di Informazione Contabile Agricola - (Innovarica: Fabbisogni e contesti di innovazione).  
Nell’ambito della Rete rurale nazionale 2014-2021, creazione di una network tra Istituzioni, scuole, università, Imprese e associazioni professionali agricole per favorire la condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche nell’ambito dell’imprenditoria agricola e della formazione specializzata, favorendo il trasferimento delle innovazioni dalle aziende al territorio (Rural4Learning).  

Foreste: patrimonio nazionale da tutelare e gestire    
Nell’ambito della Rete rurale nazionale 2014-2021, la formazione professionale degli operatori forestali (For.Italy) e la conoscenza dello stato del patrimonio forestale nazionale (Raf-Italia) per una nuova cultura della foresta, intesa non solo come capitale naturale, ma per le sue valenze economiche ed ecosistemiche.  

Fonte: Ufficio stampa Crea