Mercato ortaggi, il punto di Ismea

Mercato ortaggi, il punto di Ismea
Con l'ultima settimana di ottobre (n.44 dal 26 ottobre al 1 novembre) si conclude la campagna di commercializzazione delle ortive in pieno campo con quotazioni in ulteriore rialzo per i pomodori e in calo per le ultime partite di melanzane e zucchine. Si vanno intensificando in tutti i principali areali produttivi le operazioni di raccolta di cavolfiori e finocchi con quantitativi presenti sul mercato in graduale incremento e prezzi in ulteriore fisiologica flessione. Listini in rialzo per i carciofi la cui raccolta si è estesa alle prime quote di tema di provenienza sarda. Si conferma soddisfacente il trend delle vendite per le produzioni in serra con quotazioni in aumento per i pomodori e in flessione per zucchine e melanzane in ragione di una offerta in crescita. Stabile l'andamento degli scambi per i peperoni sia in termini di volumi scambiati che di quotazioni.

Ortaggi a foglia: l'ultima settimana di ottobre per il comparto delle insalate si è conclusa con un generale incremento delle quotazioni medie. Per indivie e lattughe ad influenzare positivamente il listino l'andamento dei prezzi registrato nel teramano dove ad una offerta ancora contenuta dalle caratteristiche qualitative soddisfacenti è corrisposta una buona attività della domanda. Favorevole il trend degli scambi per le produzioni venete, per le quali si continua ad osservare una domanda attiva con prezzi che fatta eccezione per la tipologia romana hanno mostrato una flessione del tutto fisiologica per le aumentate disponibilità. Relativamente ai radicchi in aumento le quotazioni per il tipo chioggia autunnale sulla piazza di Brondolo dove lo stabilizzarsi dell'offerta unitamente ad una buona richiesta ha fluidificato il mercato. Non si registrano significative variazioni per gli spinaci fatta eccezione per la produzione  foggiana e teramana scambiata sulla base di quotazioni tese al rialzo in ragione dei maggiori quantitativi richiesti. Un lieve assestamento al ribasso è stato osservato sulla piazza di Cesena situazione che ha determinato la regressione del prezzo medio.

Patate: anche l'ultima settimana di ottobre per il mercato delle patate non ha mostrato particolari variazioni rispetto a quanto precedentemente osservato. Le contrattazioni concluse sulle differenti piazze monitorate sono proseguite in un clima di generale calma e sulla base di quotazioni stabili.

Cavolfiori: nell'ultima settimana il mercato dei cavolfiori è stato interessato da dinamiche differenti nei vari areali produttivi nazionali. In fisiologico calo i listini per il prodotto metapontino, laziale, salernitano e rodigino, in ragione di disponibilità in progressivo incremento cui è corrisposta una costante attività della domanda. Nel napoletano, di contro, una offerta dalle adeguate caratteristiche qualitative ancora limitata, unitamente ad una positiva evoluzione della domanda ha portato ad un ulteriore rialzo dei prezzi. Si confermano in flessione le quotazioni sulle piazze pugliesi in ragione di una richiesta al consumo sempre  limitata. Solo nel brindisino una migliore intonazione della domanda registrata sul finire della settimana ha permesso una rivalutazione dei corsi. Prezzi confermati ad Agrigento e in Sardegna.

Finocchi: proseguono regolarmente le operazioni di raccolta con offerta in progressivo incremento. I maggiori quantitativi avviati sui mercati dal profilo qualitativo ottimale hanno riscosso l'interesse della domanda che ne ha permesso una fluida collocazione sulla base di prezzi in fisiologica flessione. Si conferma stabile l'andamento degli scambi nel crotonese dove un generale equilibrio tra domanda ed offerta ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.

Carciofi: l'ultima settimana di ottobre ha sancito l'avvio della campagna di commercializzazione dei carciofi del tipo tema sulle piazze di Cagliari e Sassari. Le prime partite a causa di temperature al di sopra della media del periodo non hanno mostrato un livello qualitativo del tutto ottimale. Tuttavia una discreta richiesta ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli di esordio della precedente campagna. Per il tipo catanese di provenienza foggiana uno standard qualitativo adeguato unitamente ad una domanda interessata ha spinto al rialzo le quotazioni.

Zucchine: dopo il netto incremento registrato nel corso delle precedenti rilevazioni questa settimana i listini per le produzioni in serra hanno mostrato una battuta d'arresto. Le migliorate condizioni climatiche, hanno  favorito la raccolta con conseguente  incremento dei quantitativi disponibili per il mercato. Alla maggiore offerta si è contrapposta una costante richiesta con quotazioni che sebbene in calo si sono confermate su valori comunque soddisfacenti.

Melanzane: si può considerare conclusa la campagna per le produzioni in pieno campo. Le ultime partite esitate sui mercati sono state collocate sulla base di prezzi in calo per la merce pugliese e stabili per la lunga napoletana. In flessione i listini anche per la tonda di serra, del tutto fisiologica per le aumentate disponibilità.

Fagiolini: si avvia alla conclusione la campagna di commercializzazione dei fagiolini. Sulla base di prezzi cedenti si sono svolti gli scambi per le ultime quote di provenienza cuneese a fronte di un profilo qualitativo non sempre adeguato. Mentre sulla piazza laziale una diminuzione delle quantità offerte ha favorito i listini. Non si registrano variazioni nel napoletano e sulla piazza di Cesena in ragione di una disponibilità  in linea con la richiesta.

Peperoni: si può considerare conclusa la campagna per le produzioni in pieno campo. Le ultime partite esitate sui mercati sono state collocate sulla base di prezzi stabili. Non si registrano variazioni per le produzioni in serra sulla piazza di Vittoria per le quali una offerta in linea con le quantità richieste ha permesso il regolare svolgimento degli scambi.  

Pomodori: anche l'ultima settimana di ottobre i prezzi dei pomodori hanno ulteriormente teso al rialzo. Per le produzioni in pieno campo a determinare tale andamento una offerta presente sul mercato ormai esigua cui è corrisposta una discreta richiesta. In un clima di generale interesse sono proseguiti gli scambi per le produzioni in serra per le quali l'ulteriore assottigliamento di merce in pieno campo unitamente ad una domanda interessata ha permesso il rapido svolgimento delle vendite sulla base di quotazioni in ulteriore incremento.

Fonte: Ismea