L'ortofrutta si proietta nella realtà aumentata

Le nuove frontiere di Unitec presentate a "The Good Conference"

L'ortofrutta si proietta nella realtà aumentata
La produzione ortofrutticola da una parte, la distribuzione dall'altra. Per unire idealmente questi due mondi - così vicini e così lontani allo stesso tempo - Unitec ha scelto la realtà aumentata: la prima edizione di “The Good Conference - La soddisfazione del Consumatore all'epoca del Coronavirus", evento realizzato in collaborazione con Agroter per i partner italiani dell'azienda e trasmesso nei giorni scorsi da un avveniristico studio di produzione audiovisiva, ha tracciato la strada per una nuova stagione di dialogo tra le parti, con la tecnologia e l’innovazione Unitec come trait d'union tra questi due anelli della filiera.

Ospiti in studio tra la ricostruzione di un frutteto (con tante specie, proprio a significare che questa sfida riguarda tutti), una tecnologia Unitec per la classificazione della qualità e un supermercato, imprenditori ortofrutticoli collegati in diretta e contributi video: in meno di due ore “The Good Conference” ha lanciato messaggi e stimoli per tutta la filiera, portando i partner di Unitec a misurarsi con una nuova esperienza e facendo toccare con mano gli obiettivi che la comunità Unitec può raggiungere lavorando in sinergia.
Ma perché Good? Perché è una parola che racchiude tanti significati e valori cari a Unitec: buono è prima di tutto il termine più appropriato per riferirsi a prodotti alimentari di successo, ma significa anche bene, fatto bene, con esperienza, amore e professionalità; infine, con good ci si può riferire anche a qualcosa di giusto, sostenibilità quindi, come obiettivo a cui pensare più intensamente.

Il Live Streaming condotto da Roberto Della Casa (managing director di Agroter), oltre ai “costruttori” di casa Angelo Benedetti (presidente di Unitec) e Nour Abdrabbo (direttore commerciale Unitec) ha visto confrontarsi in studio Paolo Gerevini (direttore generale Melinda), Marco Rivoira (executive manager Gruppo Rivoira) e Marco Salvi (presidente Fruitimprese e Afe – Salvi); in collegamento Francesca Nadalini (titolare dell'azienda agricola Nadalini e socia dell'Op Sermide Ortofruit), Natalino Gallo (presidente Op Agricor) e il prof Andrea Segrè (presidente Last Minute Market); infine la trasmissione è stata arricchita dai contributi video di Nello Alba (amministratore unico Oranfrizer), Nicola Giuliano (presidente Op Giuliano), Cristian Moretti (direttore generale Agrintesa), Luigi Peviani (presidente Peviani) e per la Gdo Francesco Avanzini (direttore generale operativo Conad).

Dalle parole dei partner emerge l'estrema concretezza delle soluzioni e delle tecnologie Unitec basate su una fortissima personalizzazione e sulla capacità di rispondere alle singole esigenze delle centrali ortofrutticole. Le molteplici soluzioni che Unitec ha sviluppato per la classificazione della qualità vengono realizzate su misura, sono facilmente installabili e soprattutto aggiornabili nel tempo per confermare il valore dell'investimento iniziale. I protagonisti dell'evento hanno parlato di come le innovazioni Unitec abbiano portato a un risparmio in campo e in magazzino, permettendo di ottimizzare gli spazi di lavoro e contribuendo a un’importante riduzione dei costi. In una parola sono un concreto elemento di competitività per la centrale ortofrutticola e permettono di alzare l'asticella, offrendo ai consumatori prodotti con una qualità coerente e costante nel tempo.



“The Good Conference ha un duplice obiettivo – spiega Angelo Benedetti, presidente di Unitec – Il primo è creare, in questo periodo di Covid-19, nuove opportunità di incontro per ridurre la lontananza creata dalla mancanza degli eventi fieristici. Abbiamo pensato a questa nuova idea di dialogo perché c'è un aspetto per noi strategico: le tecnologie non nascono solo da chi le costruisce, ma hanno origine dal confronto e dalle relazioni con i nostri clienti. Abbiamo poi voluto sottolineare il ruolo della tecnologia messa in campo, cioè superare la delusione che spesso nasce nel consumatore quando riacquista una seconda volta un frutto che gli era piaciuto e non trova la stessa qualità: vogliamo eliminare questo fenomeno e garantire la soddisfazione del consumatore finale. L'obiettivo delle nostre tecnologie per la classificazione della qualità interna ed esterna è quello di aiutare le centrali ortofrutticole e tutto il comparto produttivo nel generare una nuova fiducia tra chi produce frutta e verdura e il consumatore. È una delle vie principali da percorrere per fare in modo che la filiera possa riprendere quota e aumentare piano piano la gradevolezza e il piacere del consumare frutta. Il nostro intento è di mettere al centro il buono, non solo estetico ma anche soprattutto sotto il profilo del sapore, di un gusto che non deluda mai”.

L'innovazione Unitec, ribadisce Nour Abdrabbo, direttore commerciale Unitec, va proprio nella direzione di raggiungere la soddisfazione del consumatore. “Le nostre soluzioni sono figlie dei sogni dei nostri partner e le nostre nuove sfide sono la sempre più ampia rilevazione della qualità interna, l’automazione e la facilità nell'uso della tecnologia. Per avere una visione corretta del futuro dobbiamo essere connessi al bene comune della filiera: produttore, centrale ortofrutticola, Gdo, consumatore finale. Se abbiamo questa visione, coerente con il bene comune di tutti noi possiamo dare un grande supporto al nostro settore. La qualità del frutto, sia esterna che interna, deve evitare la delusione e creare fidelizzazione. La nostra missione è di mettere al centro queste esigenze e dare strumenti agli operatori per raggiungere l'obiettivo, guardando anche all'automazione, all'Industria 4.0, attraverso la robotica: oggi nel settore ortofrutticolo si utilizza poco perché c’è poca standardizzazione. Stiamo investendo tantissimo in ricerca e sviluppo - conclude il direttore commerciale di Unitec - con l’obiettivo di poter garantire nuove opportunità di crescita a tutti i nostri partner”.

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