Cachi, dalla Calabria nasce il progetto «Apollo»

La cooperativa Agrusib lancia un brand: «Offriremo frutti di Rojo Brillante di alto gusto»

Cachi, dalla Calabria nasce il progetto «Apollo»
Sul mercato italiano del kaki Rojo Brillante si affaccia un nuovo marchio: il suo nome è “Apollo - Il frutto degli Dei” e a lanciarlo è la cooperativa calabrese Agrusib - aderente all’Op Natura - specializzata da più di 20 anni nella produzione e nel commercio di agrumi. 

“Dopo l’esperienza commerciale positiva che abbiamo fatto l’anno scorso col Rojo Brillante, per questa nuova campagna abbiamo deciso di dare un nome ai nostri frutti di alta qualità”, racconta a Italiafruit News Domenico Oriolo, presidente della cooperativa che, negli ultimi 4 anni, ha investito sul Rojo Brillante mettendo a dimora circa 20 ettari in Calabria. 



“La maggior parte di questi terreni si trova ai piedi del Monte Pollino dove, secondo la mitologia greca, dimorava il dio del sole Apollo. Ecco perché abbiamo optato per il brand Apollo”, aggiunge Oriolo. L’obiettivo della cooperativa è portare le produzioni a 50 ettari entro il prossimo triennio. Per quest’anno, intanto, ci si aspetta un volume compreso tra 4mila e 5mila quintali. 

“Le condizioni pedoclimatiche della Piana di Sibari ci danno la possibilità di raccogliere kaki mela dal gusto eccezionale, come abbiamo potuto vedere nelle annate precedenti. Anche quest’anno ci aspettiamo una qualità interna straordinaria. Anche perché l’intera produzione, a seguito della raccolta, viene sottoposta a un processo di detanizzazione all’interno di un impianto specifico ex novo (foto sottostante) che ci ha realizzato la Saim Impianti di Fondi. Si tratta della prima struttura per la detanizzazione del kako Rojo Brillante che sia stata mai costruita nella nostra Regione”.



Le premesse per la nuova stagione sono interessanti. In Calabria non si riesce certo a raggiungere le pezzature elevatissime della Spagna, ma il prodotto presenta caratteristiche organolettiche di tutto rispetto e spicca a livello di sapore. “Mi preme sottolineare il fatto che i piccoli difetti sulla buccia, dovuti per esempio allo sfregamento del kako coi rami a seguito del vento, non pregiudicano la qualità. Con questo prodotto ci orienteremo esclusivamente sul mercato italiano, dove i primi kaki Apollo saranno commercializzati tra fine ottobre e l’inizio di novembre”.

La cooperativa Agrusib ha intanto iniziato le prime raccolte delle clementine precoci Caffin, in corso da cinque giorni. “Al momento la qualità del prodotto è buona - conclude il presidente Oriolo - Sulle piante si può notare un quantitativo di frutti sicuramente maggiore dell’anno scorso, quando il deficit produttivo aveva raggiunto un record storico. Si spera che, a causa della pandemia, non vi siano impedimenti riguardo alla commercializzazione sui mercati esteri dell’Europa. Oltre il 50% delle nostre clementine vengono infatti destinate in Francia e nei Paesi dell’Est”.



Copyright 2020 Italiafruit News