«Tirano» discount, prezzo basso e Mdd

I driver post-Covid per frutta e verdura al webinar Marca fresh: dati e trend

«Tirano» discount, prezzo basso e Mdd
La crescita dei discount, che offre prezzi alla portata di consumatori in difficoltà per la crisi, la forza trainante del peso imposto, il ruolo di primo piano della marca del distributore (Mdd), il decollo dell'e-commerce: il 2020, condizionato pesantemente dall'effetto-pandemia, ha delineato precise tendenze per il nostro settore, e in futuro questi driver influenzeranno prepotentemente le dinamiche di sviluppo. E' quanto emerso ieri al webinar "Freschi al supermercato: qualità, territorio e innovazione nell’ortofrutta" organizzato da BolognaFiere e Iplc Italia in collaborazione con Iri e Sgmarketing in vista della prossima edizione di Marca.

In apertura Gianmaria Marzoli e Gianluigi Andreoli di Iri hanno mostrato, numeri alla mano, come prosegua il consolidamento dei discount: con il 17% rappresentano oggi il secondo canale di riferimento per il food, mentre si assiste a una progressiva crescita dei superstore, che nel 2019 hanno superato la quota di mercato degli iper, in flessione da un quinquennio; segno più per i canali specializzati e buona tenuta dei supermercati che si sono dimostrati resilienti e hanno confermato la leadership grazie anche all'aumento delle superfici e alle ristrutturazioni.



La concentrazione dei primi cinque gruppi distributivi (Conad Coop, Selex, Esselunga, Végé), ha raggiunto il 65% contro il poco più di 60% di cinque anni fa ma, ha sottolineato Marzoli, resta comunque forte il presidio territoriale che diversifica la situazione e i canali di riferimento nelle varie aree geografiche.

I prodotti freschi, ha spiegato Andreoli, negli ultimi 12 mesi hanno espresso un valore di  31,8 miliardi di euro, circa 1 miliardo in più dell'anno precedente e valgono il 44,5% delle vendite nei punti vendita. Nel 2020 la loro crescita in valore dovrebbe raggiungere il 3,3% contro il 2,4% del totale vendite. 

Tra i trend più evidenti, lo spostamento dell'acquisto dal peso variabile al peso imposto che, per i freschi, è salito dal 40,8% del 2018 al 43,8% del 2020. Nei primi sette mesi il peso imposto in ortofrutta ha messo a segno un sostanzioso +17,5% a fronte del +7,6% del totale freschi;  il post Covid ha però comportato un rallentamento, con i freschi a +0,6%, lo sfuso in calo  del 3,3% e il peso imposto in ascesa del 6,9%. Il progressivo 2020, per Ismea, si attesta  a un +4,4% con il peso variabile fermo e il confezionato a +11,1%.

Per quanto riguarda frutta e verdura, il dato progressivo 2020 assegna alla prima un +6,8%in valore (+14,1% nel periodo del lockdown) e alla seconda un +3,6%% (+11,8% nel periodo clou della pandemia). Il consumatore cerca convenienza: il primo prezzo nel 2020 vola con un +51,8% a valore. 



La Mdd ha un ruolo di leadership nei freschi: nel progressivo 2020 ha un +27,3% per la frutta e un +37,4% per la verdura, che è il comparto leader nei freschi dopo la carne (38,1%) pur essendo accreditata di un calo dello 0,3% sul 2019; in ascesa, invece, la frutta (+1,8%). Per la IV gamma, la "fetta" della Mdd sfiora ormai il 60% (+59,4%).  
Da inizio anno l'ortofrutta ha sviluppato un business di 4,3 miliardi di euro con un trend di crescita del 5,2%; una performance legata al peso imposto (+9,3% contro l'1,2% del peso variabile). Le linee premium hanno raddoppiato la rilevanza all'interno dell'offerta di ortofrutta e oggi arrivano a superare il 10% della quota

I numeri poi confermano il boom dell'e-commerce: il canale online ha registrato per l'ortofrutta una crescita del 126,4% da inizio anno, ma vale comunque solo l'1,4% complessivo. Anche in questo canale, la Mdd detiene oltre il 50% del mercato.

Salvo Garipoli di Sg ha riassunto le dinamiche e i bisogni del settore utilizzando cinque "parole chiave": convenienza, digital, rassicurazione, salutismo, comunicazione. Negli acquisti futuri, stando a una rilevazione. il 64% punterà sul prodotto italiano il 56% sul locale/regionale, con una crescente attenzione per qualificazione e certificazione dei prodotti. La quota degli heavy shopper di ortofrutta è oggi attestata al 34%, con differenziazioni comunque importanti sul territorio. Mentre tra i mezzi di comunicazione preferiti dai consumatori, emerge il punto vendita davanti al volantino promozionale; solo quarte Tv e radio.



Dopo gli interventi di Alessio Orlandi, director of sales and marketing Fri-El Green House Soc. Agr.Greenhouse, azienda che coltiva pomodori utilizzando energie rinnovabili e di Mirco Zanelli (foto sopra) di Apofruit - il quale ha presentato il gruppo sottolineando il rapporto diretto con i produttori, lo stretto legame con il territorio, l'attenzione alla sostenibilità e alle nuove tendenze varietali, nonché a biologico, Dopo e Igp - la parola è passata a Maurizio Cristoni, buyer di Conad, che ha parlato di "politiche" e nuovi progetti.

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