Macfrut, dopo l'avvio due giorni per convincere

Il debutto della prima fiera virtuale. Come funziona la versione Digital

Macfrut, dopo l'avvio due giorni per convincere
In un comparto abituato a toccare con mano la merce che compra, portare le relazioni commerciali su un piano totalmente digitale è una bella scommessa. Il Macfrut ci ha provato, con coraggio e innovazione. Ma se l'appuntamento è virtuale, il business è qualche cosa di concreto: per misurare l'efficacia di Macfrut Digital ci sono altri due giorni di tempo. Il debutto ha segnato una prima assoluta, quella di una fiera che dai padiglioni di Rimini si è spostata sul web e ha spalancato le porte al mondo.

Dai tornelli virtuali, però, bisogna pur sempre entrare. Noi lo abbiamo fatto: con pochi clic è possibile accedere a Macfrut Digital e la visita è intuitiva e semplice. Ma quando si sperimenta un format completamente nuovo qualche imprevisto tecnico è da mettere in conto, d'altronde anche l'autostrada digitale non è priva di buche. La mattina di ieri è servita a molti per prendere confidenza con la nuova piattaforma, cercare le imprese di interesse e richiedere agli espositori gli incontri. Qualche call è andata a vuoto, qualche altra è stata riprogrammata, qualcun'altra rifiutata o rimasta senza risposta... esattamente come succede in una fiera fisica.

Le fiere di settore si valutano in base al livello dei partecipanti e alla capacità di generare relazioni utili agli affari. Macfrut ha promesso internazionalizzazione e le aspettative sono alte: l'essere pionieri di un nuovo modo di organizzare un evento fieristico espone ovviamente a rischi che fanno però parte del gioco.


L'edizione 2020 di Macfrut porta dopo tanto tempo un ministro ad inaugurare - seppur virtualmente - la fiera italiana dell'ortofrutta. La ministra dell'agricoltura Teresa Bellanova tesse le lodi alla rassegna, alle imprese ortofrutticole e parla di rilancio e internazionalizzazione, rispolvera il Tavolo Ortofrutticolo e l'impegno italiano in Europa. Un copione condito dal "futuro verde", dalla necessità di un impegno corale e che si conclude dalla proposta di un bel Patto. Non molto originale, visto che i problemi da risolvere sono sempre gli stessi da anni e anni.

“E’ la prima edizione digitale e non sarà l’ultima nella lunga storia di Macfrut che da 37 anni rappresenta un punto di riferimento per la filiera ortofrutticola – commenta il presidente Renzo Piraccini - Siamo pionieri di un progetto dalle immense potenzialità. Una innovazione che il settore ha recepito tanto da registrare il tutto esaurito. Complessivamente sono 530 i moduli venduti per 400 espositori suddivisi in 10 padiglioni. Le aziende italiane sono il 60% del totale, una su due dalla produzione. Alta la presenza estera, il 40%, con arrivi da quattro Continenti. Questo risultato è il frutto di un grande gioco di squadra che ha coinvolto tanti soggetti. L’ortofrutta italiana ha bisogno di allargare il proprio raggio di azione e di costruire nuove relazioni commerciali nel mercato internazionale. Questo nuovo strumento è il nostro contributo”.

I Forum di oggi

Sono quattro i Forum in programma oggi, mercoledì 9 settembre. La partecipazione ai Forum è gratuita, necessaria è la registrazione ai singoli eventi.

Alle ore 9.00 si parte con un confronto Cina-Europa sul settore ortofrutticolo con esperienze di buyer ed espositori. Alle 11 “La futura Pac per l’ortofrutta” nell’incontro di Regione Emilia Romagna e Apt. Nel pomeriggio alle 14.30 l’innovazione tecnologica in orticoltura, dall’impianto alla raccolta, con Field Solutions. A seguire, ore 16.30, Novamont Forum con esperienze a confronto e prospettive di mercato per i teli biodegradabili in Mater-Bi.

L’accesso alla piattaforma è gratuito, previa registrazione obbligatoria. La Fiera si svolge dalle ore 9 alle 19.

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