Vog alla meta tra innovazione e distintività

Pardatscher racconta i 75 anni del consorzio e i 25 del brand Marlene

Vog alla meta tra innovazione e distintività
Venticinque anni del marchio Marlene, 75 di Vog: in occasione dell'edizione 2020 di Think Fresh che si è svolta lunedì a Bologna, la doppia ricorrenza ha fornito lo spunto per un approfondimento sui temi della marca e del valore in ortofrtutta con Walter Pardatscher, direttore del consorzio altoatesino. "Vog è nato tre mesi dopo la fine del secondo conflitto mondiale - ha detto sul palco di Fico rivolgendosi al managing director di Agroter e Italiafruit News Roberto Della Casa - e per certi versi oggi ci troviamo in una situazione simile: un momento particolarmente difficile, causato dalla pandemia, che presenta però delle opportunità". 

Cinque lustri fa, quando Marlene ha visto la luce, i temi della distintività e sostenibilità che già allora caratterizzavano il marchio non erano sentiti come oggi, ma il percorso è stato apprezzato dai consumatori, come testimonia la brand awareness in crescendo.


Filo conduttore dell'agire del Vog è l'innovazione in diversi ambiti, in primis varietale. E mentre sullo schermo scorrevano le immagini delle prime iniziative promozionali e di comunicazione delle varietà allora esordienti come Fuji, Pardatscher ha spiegato che "oggi come allora crediamo nell'innovazione e proseguiamo su questa strada; valorizziamo le peculiarità e festeggiamo i 25 anni mettendo al centro il produttore collegandolo all'arte, l'arte di produrre la mela. Inoltre, abbiamo organizzato contest con immagini legate al mondo Marlene". 

L'intervista con il direttore del consorzio altoatesino ha toccato poi il tasto del ruolo dell'agricoltura nell'ottica di presidiare il territorio, garantendo sostenibilità e qualità: "La frutticoltura nella Val di Non, Valle dell'Adige e in Alto Adige ha svolto un compito importantissimo con significative ripercussioni anche di carattere sociale", ha sottolineato dal canto suo Della Casa. "E mentre la nuova stagione è iniziata all'insegna di una certa fiducia (“la qualità complessiva è ottima, con calibri superiori alla scorsa stagione e un mercato libero da giacenze") alcuni nodi restano da sciogliere, tra cui quello di semplificare la burocrazia per lavorare nei campi. Ma la soluzione non dipende dalle aziende.



Il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige ha sede a Terlano ed è uno dei principali protagonisti della produzione melicola a livello europeo. Oggi è composto da 12 cooperative che raggruppano oltre 4.600 aziende famigliari che lavorano 11mila ettari di meleti (il 92% condotti con lotta integrata, l’8% con agricoltura biologica) tra Merano, Bolzano, Bressanone e la bassa Atesina. La produzione annua media si attesta sulle 500mila tonnellate, per un fatturato che supera i 450 milioni di euro. Vog commercializza le sue oltre 30 varietà di mele in 65 Paesi ed è membro di svariati club varietali. 

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