Vip, meno mele ma calibri superiori al 2019

Pinzger e Zanesco: disponibilità ridotta del 20%, più servizio e sostenibilità

Vip, meno mele ma calibri superiori al 2019
Una disponibilità di prodotto inferiore alle attese ma prospettive tutto sommato incoraggianti per la stagione, con un impegno crescente sul fronte della sostenibilità e nuovi investimenti: la Val Venosta delle mele affronta con grande attenzione, mista a motivata fiducia, la campagna 2020/21. “E' attesa una buona stagione commerciale e avremmo preferito avere una produzione in linea con il potenziale”, esordisce Martin Pinzger (foto sopra), Ceo di Vip. “Purtroppo l’andamento climatico ha portato a una fioritura scarsa in primavera, riducendo di circa il 20% la nostra capacità complessiva. Questo ci consentirà comunque di mantenere il consueto livello di servizio per 12 mesi, fino alla fine dell’estate 2021”.

“A raccolta della Gala in corso, stiamo rivedendo con precisione anche le stime per le singole varietà, che dovremo in qualche caso ritoccare al ribasso, confermando invece per tutte le mele in generale un calibro medio superiore allo scorso anno”, prosegue il manager. “Ciò ci permetterà di concentrarci maggiormente sul mercato nazionale e locale, che rappresenta per noi un caposaldo irrinunciabile, visti anche gli importanti investimenti varietali che stiamo effettuando proprio per offrire al consumatore italiano mele dal gusto moderno nei prossimi anni. La situazione dovuta all’emergenza Covid ha confermato una linea strategica che ci caratterizza da anni, fatta di flessibilità, capacità di reazione rapida e servizio nel settore B2b, come co-packer e produttore in marca propria".



Il biologico vale ormai per Vip il 20% circa della superficie totale, pari a oltre mille ettari: “Stiamo crescendo da molti anni in maniera programmata e strutturata - annota Pinzger - il che ci ha consentito di creare professionalità specifiche per un segmento così particolare, in cui è pericoloso improvvisare. Oggi stiamo rinnovando con varietà resistenti alle principali patologie adatte ad una conservazione e commercializzazione nella seconda parte della stagione, in primavera-estate, quando il mercato europeo è particolarmente ricettivo”.

Fabio Zanescodirettore commerciale di Vip commenta i recenti dati di Prognosfruit: “Le stime prevedono una produzione europea in calo dell’1% rispetto al già equilibrato 2019 e quindi una partenza di mercato dinamica, vista la pressoché totale assenza di mele rosse nel mese di agosto. La stessa riduzione è prevista per l’Italia; c’è da dire che gli eventi climatici delle ultime settimane hanno purtroppo causato danni in diverse zone melicole al nord del nostro Paese, quindi una parte della produzione nazionale prevista non è ormai più da considerare vendibile”.


“Per il mercato italiano ci stiamo preparando a rendere disponibile da settembre/ottobre tutta la gamma varietale per la prima parte della stagione - analizza Zanesco (nella foto sopra) - e come detto i calibri maggiori ci danno la sicurezza di poter lavorare senza intoppi in Italia e nei principali Paesi mediterranei. Grazie ai nuovi impianti che entrano progressivamente in produzione manterremo una produzione stabile o in leggera crescita per le nuove mele Club, potendo quindi presidiare anche il segmento premium del mercato, che sta reagendo positivamente alle novità”.

“Al momento, in ambito internazionale, la situazione è invece più tesa”, afferma Zanesco. “L’andamento dell’emergenza Covid nei vari Paesi, il cambio sfavorevole del dollaro e la concorrenza si fanno sentire, creando un clima di generale incertezza e limitata programmazione in queste prime settimane. Sarà importante capire se anche le stime al ribasso della raccolta statunitense verranno pienamente confermate, creando in questo caso spazi di mercato sicuramente interessanti, per Red Delicious ma non solo”.

“Per quanto riguarda specificamente la raccolta Bio - dice ancora il direttore commerciale Vip - sarà in linea con la precedente stagione o leggermente inferiore a causa del già citato andamento climatico; parliamo quindi di circa 30mila tonnellate di merce da tavola. Abbiamo iniziato da poco con la vendita della Gala, tra fine settembre ed inizio ottobre seguiranno Golden, Red Delicious e le altre mele tradizionali e club. Anche per il biologico il mercato principale è e rimarrà il mercato nazionale, seguito da vicino dai principali Paesi centro-nord europei: serviamo i nostri clienti della Gdo con i marchi del distributore, con il nostro marchio originale Bio Val Venosta e con il concept BioGraphy che porta la tracciabilità ad un livello superiore, permettendo al consumatore di conoscere virtualmente il contadino che ha prodotto le mele”. 



I cinque magazzini di confezionamento per il convenzionale e la nuova struttura del biologico sono pronti a ripartire a pieno regime: “Abbiamo la tecnologia e l’organizzazione necessaria per rispondere anche ad una variata richiesta di mercato, anche nel caso l’aumento della percentuale di merce confezionata emerso durante gli ultimi mesi si confermi o si possa rendere strutturale”, puntualizza Zanesco. “Abbiamo confermato gli investimenti in corso ed entro la fine del 2020 avremo ultimato alcune opere strutturali importanti, che presenteremo poi ai nostri partner B2b.” 

“Siamo consapevoli – conclude Zanesco – che l’attuale situazione di incertezza sanitaria pone molti punti interrogativi per i prossimi mesi, ma i numeri e l’andamento dei consumi permettono di essere positivi e concentrarci sul nostro core business, che è fornire ai clienti e consumatori mele ottime con un servizio da first class apple partner”.

“Un progetto che ci sta particolarmente a cuore – riprende il Ceo Pinzger – è  la nuova linea coltivata senza diserbanti, che è parte della produzione integrata con uno sforzo in più da parte di alcuni nostri contadini. Dal 2018 ad oggi abbiamo aumentato del 15% le aree in cui i soci combattono le erbe infestanti con la frantumazione, una tecnica che permette ai macchinari di sminuzzarle mantenendo pulita l’area al di sotto dei meli senza dover utilizzare diserbanti di alcun tipo. È un piano ambizioso che va nella direzione di una coltivazione sempre più responsabile, che ha come punto di arrivo confezioni mono-materiale 100% cartone o carta erba, completamente naturali e riciclabili. Abbiamo lanciato lo scorso anno questo prodotto in Italia e lo stiamo ora vedendo diffondersi progressivamente nel retail, con in vista un lancio all’estero nel prossimo futuro”.
 
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