Melone giallo, in Basilicata una campagna sottotono

Vendite limitate e prezzi bassi per Unifruit (Matera), che spera nel tardivo

Melone giallo, in Basilicata una campagna sottotono
“Quest’anno la campagna del melone giallo non sta andando benissimo, se confrontata con quella dello scorso anno. Nonostante il prodotto ci sia, abbiamo registrato un calo nelle vendite, dovuto alle temperature: soprattutto quando è iniziata la campagna a giugno, le temperature non sono state altissime e si è consumato poco prodotto, sia in Italia che all’estero”.
A dirlo a Italiafruit è Angelo Condoluci, titolare di Unifruit, azienda di Metaponto (Matera) che produce melone giallo in serra e in campo aperto per un totale di 150 ettari ed una presenza sul mercato da inizio giugno a fine ottobre.



“Quest’anno la produzione sotto serra è andata bene ma abbiamo avuto qualche problema sul pieno campo a causa delle piogge di maggio – continua il titolare – non potevamo entrare nei campi per lavorare e, in alcuni casi, la dimensione dei frutti è risultata più piccola rispetto alla norma”.
Da luglio in poi la produzione di meloni gialli di Unifruit è solo in campo aperto, per una produzione media totale di circa 400-500 tonnellate.
“Luglio e agosto non rappresentano un buon periodo per il melone giallo – sottolinea Condoluci – in questi mesi il prodotto è quasi di nicchia perché i consumi sono bassi e tendiamo a commercializzarlo solo con clienti fidelizzati. Riponiamo le nostre speranze nel prodotto di settembre: con i meloni tardivi speriamo di ottenere un rialzo dei consumi ed anche dei prezzi”.



Non solo i quantitativi venduti sono più bassi ma anche i prezzi. “In Italia abbiamo raggiunto i 50-60 centesimi al chilogrammo per il prodotto di serra, mentre lo scorso anno siamo arrivati anche agli 80-90 centesimi al chilo – commenta il manager – i meloni venduti all’estero raggiungono anche i 70-80 centesimi al chilo, mentre lo scorso anno siamo arrivati anche a 1 euro al chilo.

Non è calata invece la qualità: “La pezzatura è medio-buona e commercializziamo frutti dai 900 grammi fino ai 2,5-3 chilogrammi. Nella nostra linea di lavorazione ci affidiamo a una calibratrice elettronica che ci permette di suddividere i frutti in diversi calibri. L’estero preferisce i calibri piccoli mentre in Italia sono più apprezzati i meloni grandi, nonostante dal punto di vista del gusto non cambi niente: tutti i nostri frutti hanno un grado Brix pari 15, in qualche caso raggiungono anche i 16".

 

L’azienda commercializza i meloni gialli a marchio Rillo in diversi tipi di confezioni: “Si va dalle casse da 12 frutti da 1 kg l’uno posizionati in alveolo fino alla confezione da 6 meloni, frutti dal peso medio di 2 kg - dice il produttore - Inoltre, abbiamo aggiunto anche le shopper trasparenti ad alta resistenza, che offrono una maggiore protezione del prodotto dall’acqua e dall’umidità”.
Unifruit serve i principali mercati all’ingrosso italiani ed anche le catene della Gdo, vende i suoi prodotti anche all’estero, nei mercati e nelle catene della Grande distribuzione di Germania, Francia e Belgio. “L’estero rappresenta per i nostri meloni uno spazio commerciale che si amplia di anno in anno, man mano che i consumatori imparano a conoscere ed apprezzare i nostri meloni” commenta Condoluci.

E conclude: “La voglia di crescere c’è sicuramente, testimoniata anche dal numero sempre crescente di terreni che dedichiamo al melone. Quest’anno però con il Covid ci siamo dovuti fermare, speriamo di poter tornare a investire su questo prodotto dal prossimo anno”.

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