In Africa il riscatto parte dall'orto

Life sostiene l'iniziativa della Fondazione Slow Food per la Biodiversità

In Africa il riscatto parte dall'orto
Un semplice orto può essere occasione di riscatto in Africa: economico e sociale in prima battuta, ma anche culturale e ambientale. E la difesa della biodiversità diventa la molla di un grande lavoro che parte dai bambini e getta la basi per un futuro migliore.

Un futuro a cui si può dare un importante contributo, come ha fatto Life - azienda piemontese tra i principali operatori italiani di frutta secca - nella sua pluriennale collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità. La società che ha il suo quartier generale nel cuore del Roero ha infatti rinnovato il proprio sostegno per cinque nuovi Orti in Africa, dove oltre cinquemila bambine e bambini delle scuole primarie di Mzuzu, nel distretto di Mzimba nel nord del Malawi, parteciperanno alle attività qui organizzate.



Obiettivo degli Orti in Africa è formare e rafforzare una rete di giovani consapevoli del valore della propria terra e della propria cultura, che siano protagonisti del cambiamento e del futuro del loro continente. Gli orti vengono realizzati nelle scuole e nei villaggi insieme alle comunità locali per creare modelli concreti, e facilmente replicabili, di agricoltura sostenibile, con evidenti benefici a livello ambientale, socioeconomico e culturale.

I cinque orti scolastici in Malawi rappresentano solo il primo passo dell’impegno di Life a sostegno della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus per il biennio 2020 e 2021. Il prossimo anno, infatti, sempre con il sostegno di Life, la Fondazione Slow Food avvierà altri cinque orti in Uganda.

"Siamo orgogliosi di intraprendere questo importante progetto e di rinnovare la nostra pluriennale collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Un dovere per la nostra azienda anche a riprova del fatto che tutti i nostri prodotti provengono direttamente dalla coltivazione della terra - commenta Davide Mario Sacchi, responsabile marketing e quarta generazione della famiglia piemontese alla guida di Life - Con Slow Food negli anni scorsi abbiamo anche lavorato, e continueremo a farlo, nelle scuole italiane con l’Orto in Condotta. Con l’avvio quest’anno dei primi cinque Orti in Malawi stiamo cercando di dare un aiuto concreto anche alle comunità locali africane".

Orti in Africa Slow Food

Il progetto in Malawi ha preso il via lo scorso marzo con una due giorni di formazione organizzata in collaborazione con i locali ministeri dell’agricoltura e dell’istruzione e destinata a 24 insegnanti, direttori e membri delle comunità locali che ospitano le scuole. Le attività negli orti con gli alunni invece sono partite proprio in queste settimane, anche a causa del blocco delle lezioni determinate dall’emergenza Coronavirus.

Appartenenti alle popolazioni indigene Tumbuka e Chewa, i bambini, tra i 5 e gli 8 anni, vengono accompagnati dai formatori nella riscoperta della biodiversità locale studiando le varietà autoctone e sperimenteranno direttamente sul campo i principi della gestione agroecologica degli orti, imparano l’uso consapevole delle risorse idriche, producono i loro semi. Gli Orti in Africa, oltre a fornire cibo fresco, buono, pulito e giusto, sono vere e proprie aule all’aria aperta dove i bambini possono imparare divertendosi.

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