Angurie, Bdl fidelizza i clienti col prodotto emiliano

Il grossista riminese Perla: vendite in crescita grazie alla qualità eccezionale

Angurie, Bdl fidelizza i clienti col prodotto emiliano
La solida collaborazione con produttori specialisti in angurie e meloni sta ripagando la ditta grossista Bdl che opera presso il Centro agroalimentare di Rimini

“Da circa due settimane, realtà qualificate e con una lunga esperienza nella produzione di cocomeri come l'Azienda agricola Malaguti di San Matteo della Decima (Bologna) e l’Azienda Morselli Antonio di San Prospero (Modena) stanno esprimendo un livello di qualità e gusto eccezionale”, dice a Italiafruit News Giampiero Perla, co-titolare della Bdl

“La differenza rispetto al resto dell’offerta delle Crimson si vede a occhio nudo. Si tratta infatti di prodotti selezionati benissimo per pezzatura, bollinati singolarmente e stivati curando i minimi dettagli. Questo livello di qualità è proprio ciò che ricerca il mercato. Così stiamo riuscendo sia a fidelizzare i nostri clienti e consumatori, sia ad incrementare le vendite di angurie rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.




In questi giorni, i prezzi all’ingrosso delle angurie Crimson sono discreti e oscillano, in base alla pezzatura, dai 0,4-0,45 euro/kg ai 0,55-0,6 euro/kg”.

Come per i cocomeri, la Bdl è soddisfatta anche dei risultati commerciali fin qui raggiunti con i meloni nazionali, i quali adesso stanno quotando a 1,2-1,3 euro il chilo. “Negli ultimi mesi abbiamo collaborato con numerose aziende melonicole di tutti gli areali più vocati dello Stivale, aumentando le vendite di questo articolo di circa il 15-20% in raffronto allo stesso periodo del 2019. Questo è un grande risultato e speriamo quindi di poter continuare così bene anche nel corso dell’estate”.

Sia il cocomero che il melone, per fortuna, stanno risentendo poco della scarsità di turisti nelle strutture ricettive della riviera romagnola. “Gli articoli più penalizzati - specifica Perla - sono tutte le verdure (in particolare pomodori, zucchine, cetrioli e melanzane) per le quali sta mancando soprattutto la domanda degli hotel. Confidiamo che la stagione turistica possa raggiungere livelli consueti a partire dal 1° luglio, coronavirus permettendo”.



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