La primavera consolida la crescita

Vendite di ortofrutta in Gdo: analisi per aree e categorie tra conferme e sorprese

La primavera consolida la crescita
Schizzano le vendite a valore, ma anche l’effetto inflattivo. I migliori trend nel Nord Est, il Sud arranca. Nella frutta l’aumento prezzi più alto.
Anche aprile, come marzo, è stato un mese anomalo per i trend di vendita del reparto ortofrutta nella Gdo italiana. L’effetto delle restrizioni domiciliari sugli acquisti domestici si è fatto sentire anche in questo mese, con qualche differenza rispetto a quello precedente per quanto riguarda gli ipermercati e supermercati della penisola. Ma la crescita è sempre netta rispetto al 2019. A livello di aree geografiche alcune differenze, soprattutto se si considera il Centro Italia. Osservando il mix prezzi si nota, ad aprile, una crescita di 6 punti per il totale reparto quando a marzo c’era stata una flessione di un punto. All'interno del reparto la frutta è la macro categoria che maggiormente registra l’effetto inflattivo.
Queste, in sintesi, le evidenze dell'analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter, in collaborazione con Iri - leader mondiale nelle informazioni di mercato per il largo consumo, il retail e lo shopper - per i supermercati e ipermercati della Penisola.


 
Ad aprile il reparto ortofrutta della Gdo aumenta le vendite a valore del +13%, mentre i volumi crescono del +7%. Questo vuol dire che nel quarto mese dell’anno il mix dei prezzi medi cresce di 6 punti percentuali. A marzo, invece, c’era stata una flessione di 1 punto, nonostante fosse stato sbandierato il contrario dai media generalisti.
In ogni caso, se diamo uno sguardo al risultato del reparto da inizio anno, la crescita è netta e pari a un +10% a valore e +8% a volume, quindi con un effetto inflattivo di due punti.
 


A livello di aree geografiche nel mese di aprile, è il Nord Est a presentare i trend migliori (+18% a valore e + 12% a volume). Anche il Sud è sopra la media nazionale (+14% a valore e +9% a volume), mentre il Nord Ovest è molto in linea con il totale Italia. Il Centro, invece, presenta trend debolmente positivi a volume (+2%) e sotto media a valore (+7%).


 
Entriamo ora nel merito delle macro categorie: nelle vendite a valore, frutta e verdura superano la media nazionale (+14% frutta e +18% verdura, rispetto al +13% del reparto). È quindi la IV-V Gamma ad abbassare il risultato. Quest’ultima, infatti, perde 14 punti a fatturato e, anche se pesa mediamente per un 10% sul reparto, con una perdita così netta abbassa non di poco l’incasso complessivo di questo. Nella frutta i volumi crescono, ma solo del +4%, con il massimo effetto inflattivo del reparto (+10 punti). La verdura, invece, mostra i trend migliori anche a volume (+12%) ed un effetto inflattivo di 6 punti, in media con il reparto. Nella IV-V Gamma, invece, il mix dei prezzi medi flette (di 7 punti) a fronte di vendite a picco (peggiorative rispetto a marzo). In questo particolare periodo è evidente il tentativo di offerta dei distributori per i prodotti servizio, cercando di stimolarne il consumo. Tuttavia, la scarsa shelf life della categoria mal si sposa con l’effetto scorta registrato negli ultimi mesi.



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