Aiuti finanziari alle Op, pressing sul Mipaaf

Italia Ortofrutta: prioritaria la deroga all'articolo 35 del Regolamento Ue 2013

Aiuti finanziari alle Op, pressing sul Mipaaf
Il mondo delle Op è fortemente insoddisfatto delle risposte alle richieste di aiuto in questa delicata fase segnata dalla pandemia e Italia Ortofrutta rilancia su una proposta, la deroga all’articolo 35 del Regolamento Ue 1308/2013, che permetterebbe agli Stati membri di concedere un aiuto finanziario nazionale alle organizzazioni di produttori di tutte le Regioni e non solo quelle il cui livello di aggregazione è inferiore al 20%, in sostanza la Sardegna: in accordo con la Regione Sicilia, che si è fatta da portavoce, l’Unione presieduta da Gennaro Velardo ha fatto porre la questione nella riunione di ieri della Commissione Politiche Agricole - organo collegiale degli Assessori all’agricoltura- che ha condiviso la proposta e preso l’impegno di affrontarla nel prossimo Comitato tecnico che si terra tra pochi giorni alla presenza del ministro Teresa Bellanova.


Gennaro Velardo e (a destra) Vincenzo Falconi

“Finora - sottolinea il direttore Vincenzo Falconi - ritroviamo solo alcune delle richieste che avevamo trasmesso al Ministero ed a tutti gli Assessori regionali all’agricoltura. E tuttavia non vogliamo abituarci a questa pigrizia delle Istituzioni che, ad oggi, non sono riuscite a sostenere a Bruxelles le proposte ricevute relative a potenziali modifiche, anche a costo zero, che potrebbero invece assicurare un valido aiuto in fase delicate e complesse come quella che stiamo attraversando a causa della pandemia”.

L’obiettivo dichiarato dal presidente Velardo è quello di “realizzare un fronte comune che impegni il Ministero a chiedere alla Commissione Europea un emendamento che ci consenta di destinare risorse italiane al settore ortofrutticolo organizzato tramite il meccanismo dell’Aiuto finanziario nazionale. E’ ora di dare il giusto riconoscimento e valore ad un settore strategico per l’economia e la vita dei nostri concittadini. Non voglio neanche immaginare cosa sarebbe successo se i nostri produttori, in questa fase di lock down  non avessero garantito gli approvvigionamenti ai supermercati”.

In particolare, per l’anno 2020 e a seguito dell’emergenza sanitaria, sottolinea Italia Ortofrutta, “andrebbe emendato il passaggio che limita la possibilità di concedere l’Afn alle Op che ricadono in regioni dove il livello di aggregazione della produzione è inferiore al 20%: oggi l’Italia può concederlo infatti solo alle regioni con basso livello di aggregazione ovvero la Sardegna”.


Il ministro Bellanova

L’Afn, per Italia Ortofrutta, dovrebbe essere indirizzato verso investimenti finalizzati a rafforzare le Op e a renderle più resilienti verso le future crisi del comparto ortofrutticolo tra cui anche interventi che finalizzati alla patrimonializzazione delle imprese come stanno chiedendo anche gli altri settori produttivi non agricoli al Ministero dello Sviluppo economico. 
Tale aspetto rafforzerebbe anche la possibilità per le Op e produttori soci di utilizzare gli aiuti di Stato nel limite dei nuovi parametri  adottati a livello europeo.  E si utilizzerebbe lo stesso impianto normativo e gestionale dell’Ocm senza necessità di scrivere ulteriori norme nazionali che richiederebbero molto tempo. 

“In questo modo - sottolinea Falconi - consentiremmo alle Op di presentare programmi operativi più consistenti dal punto di vista finanziario. Si potrebbe immaginare ad esempio che ogni Op presenti nel 2020 un integrazione al proprio programma operativo in corso nella misura massima del 3,28% del proprio fatturato. Considerando che la produzione ortofrutticola italiana aggregata in Op ammonta mediamente a 5,5 miliardi di euro, le risorse da destinare ad Afn in Italia potrebbero essere al massimo, pari a 180 milioni di euro”. 
La palla passa ora al Mipaaf.

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