Kiwi calabrese, lo sprint finale non basta

Op Spagnolo: prezzi bassi fino a marzo, concorrenza greca pesante

Kiwi calabrese, lo sprint finale non basta
Una campagna a lungo difficile, migliorata sensibilmente a partire da marzo, quando la pressione del prodotto greco ha cominciato ad allentarsi. E’ l’analisi dell’organizzazione di produttori calabrese Spagnolo, balzata nei giorni scorsi all’onore delle cronache per un gesto di solidarietà nei confronti della città di Bergamo, raggiunta da 30 quintali di arance e 25 quintali di kiwi inviati dall’Op di San Ferdinando (Reggio Calabria).



“La stagione è agli sgoccioli e nei primi mesi ha riservato poche soddisfazione a livello di mercato - spiega il responsabile commerciale Domenico Spagnolo (foto sopra) - tanto che il prezzo minimo garantito che assicuriamo in campagna ai produttori non era giustificato dalle quotazioni di vendita; la concorrenza estera, in particolare della Grecia, si è fatta sentire a lungo e ha cominciato a diminuire solo verso marzo, un paio di mesi più in là di quanto avvenisse in passato. In questo momento la richiesta è buona, ma il prodotto è quasi terminato”.



Op Spagnolo produce e lavora circa 15mila quintali di kiwi verde e, come azienda, conferisce anche il giallo Jingold per un totale di 4mila quintali. “La Calabria è una terra fetile per il kiwi che in questi areali non ha problemi di patologie e cimici, tanto che molte aziende del Nord vengono a rifornirsi”, sottolinea il responsabile commerciale. Due i brand utilizzati, Spagnolo per la Gdo e Nonna Mica per i discounter.

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