Il radicchio di Chioggia vede nero

Boscolo Palo: prezzi sotto i costi di produzione per le prime partite di precoce, rischio disfatta

Il radicchio di Chioggia vede nero
Non è festosa l'atmosfera che accompagna l'inizio della stagione del radicchio precoce di Chioggia. Aspettative contenute per le prime "partite" arrivate ieri al Mercato ortofrutticolo di Brondolo. "I prezzi si aggirano tra i 60 centesimi il chilo per la qualità media e i 67 della qualità migliore a fronte di un costo all'origine che si attesta attorno ai 70 centesimi", mastica amaro Giuseppe Boscolo Palo, responsabile dell'Ortomercato e presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio Igp di Chioggia, oltre che produttore.

Se il buongiorno si vede dal mattino, non c'è molto spazio per l'ottimismo. E Boscolo Palo non nasconde una forte preoccupazione: "Paghiamo il fatto che da un mese abbondante non c’è vendita interna né export di radicchi e quindi la disponibilità di prodotto frigo-conservato è abbondante. Il dilemma - dice senza mezzi termini - è quale prodotto buttare via per mantenere vivo il mercato, se quello nuovo o quello in giacenza". 


Il Mercato di Brondolo-Chioggia

Una situazione pesante per l'intera filiera: "Il nuovo Decreto che prevede 400 miliardi di prestiti non basta, molte aziende, anche se riuscissero a beneficiarne, non saranno in grado di restituirli. Qui bisogna stampare moneta e darla all’azienda, serve una liquidità reale. Perché tanto prodotto è destinato a rimanere invenduto e tutto il sistema rischia di saltare. Già ora alcuni commissionari del Mercato di Chioggia non riescono a pagare gli affitti, anche perché il comparto è reduce da una stagione 2019 negativa segnata da condizioni climatiche avverse e dai problemi commerciali, con una media prezzo di soli 23 centesimi per il semilavorato"

E i primi mesi del nuovo anno non sono stati migliori: "Le Organizzazioni dei Produttori e di rappresentanza evidenziano perdite di volumi e fatturati attorno al 30% per tutta una serie di cause che spaziano dalla difficoltà di reperire manodopera al timore da parte di autisti dei camion di viaggiare in Italia, dal crollo della frequenza d’acquisto di frutta e verdura da parte dei consumatori all’azzeramento degli acquisti Horeca, dal calo degli acquisti sui mercati all’ingrosso, fino alle oggettive difficoltà operative della distribuzione tradizionale. Questa stagione - aggiunge Boscolo Palo - assesterà il colpo di grazia a molte realtà e la filiera tutta subirà un durissimo contraccolpo". 

                            
Giuseppe Boscolo Palo

Nei giorni scorsi il portavoce del radicchio chioggiotto aveva scritto all'assessore regionale Giancarlo Pan rappresentando le difficoltà dell’intera area di produzione dell’Indicazione Geografica Protetta e della produzione primaverile dell'ortaggio, che incide percentualmente per il 60% in volumi e il 70% in valore sul conferimento annuale al Mercato orticolo di Chioggia-Brondolo. Tra le proposte lanciate, quella di collaborare direttamente con le strutture regionali quali Avepa e Veneto Agricoltura per definire lo stato di crisi del comparto e prevedere “una misura straordinaria di intervento a favore delle filiere più colpite dalla crisi che veda l’impegno finanziario anche della Regione”.

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