«Mille difficoltà, ma non ci fermiamo»

L'Op Secondulfo e la campagna delle fragole: «Situazione drammatica, il calo termico può aiutare»

«Mille difficoltà, ma non ci fermiamo»
Non si perde d’animo l’azienda Secondulfo, Organizzazione di produttori con attività in Campania e Puglia che sta affrontando le tante problematiche causate dal coronavirus con grande determinazione. Giorno per giorno. Ora per ora. Con l’intento di servire al meglio alla propria clientela le fragole e i kiwi della Piana del Sele.

“La pandemia segnerà un cambiamento epocale che avrà ripercussioni a breve e a lungo termine - sottolinea a Italiafruit News Salvatore Secondulfo, titolare dell’omonima Op assieme ai fratelli Ciro e Maurizio e al cognato Pasquale Improta - Nessuna azienda del comparto ortofrutticolo era pronta a gestire l’emergenza infinita di questo periodo. Eppure, dal primo giorno, non ci siamo mai fermati nonostante le mille difficoltà che non eravamo abituati a gestire”.

“Fin da subito - prosegue - abbiamo fatto in modo che nessun passaggio dalla raccolta al confezionamento venisse omesso, come se nulla fosse accaduto, perché l’impegno sottoscritto con i nostri clienti diventa quotidianamente l’obiettivo da perseguire”.


Salvatore Secondulfo

L’emergenza sanitaria, da metà marzo in poi, ha penalizzato soprattutto una delle produzioni più pregiate ed importanti dell’Op: la fragola della Piana del Sele. “Nelle ultime settimane, la situazione commerciale delle fragole è diventata drammatica: ad un’alta produzione si contrappone una scarsa vendita, con la conseguenza di merce da buttare o svendere e, quindi, di prezzi in discesa".

Il calo termico di questa settimana potrebbe aiutarci a rallentare le produzioni. I problemi di fondo, però, restano e si palesano ancor di più in questi giorni di coronavirus, dettati dal cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori, a seguito degli inviti del Governo a recarsi il meno possibile nei negozi. Anche le false convinzioni, che spingono a preferire un prodotto ad un altro, sono andate a discapito delle fragole. Tra le altre problematiche che stiamo affrontando c’è la carenza di manodopera”.

Cosa bisognerebbe fare, quindi, per evitare il baratro? “Questo deve essere il momento della responsabilità e della collaborazione. Secondo noi sarebbe importante che il Governo sensibilizzasse le persone a preferire il prodotto italiano, anche perché la concorrenza spagnola incombe e il mercato consente sperequazione - risponde Secondulfo - Di qui l’impiego di risorse straordinarie che rispondano alle esigenze di liquidità delle imprese agricole, per garantire il loro sostentamento soprattutto dopo il coronavirus. Le Regioni, da parte loro, devono attivarsi per liquidare fondi che diano fiato al comparto agricolo. Un ruolo fondamentale - conclude - spetta poi alle banche, le quali devono investire nel nostro settore, garantendo così lo sviluppo e la crescita di un comparto trainante per l’economia italiana”.



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