Bellanova: «Filiera alimentare aperta, più aiuti di Stato»

Bellanova: «Filiera alimentare aperta, più aiuti di Stato»
“Tutte le attività direttamente o indirettamente necessarie e legate al regolare funzionamento della filiera alimentare restano aperte”. Così la Ministra Teresa Bellanova a proposito delle nuove disposizioni comunicate sabato sera dal Premier Conte. “Ricevo da stamattina decine e decine di telefonate di imprenditori”, sottolineava ieri in un comunicato il Ministro. “Deve essere chiaro: la filiera alimentare non chiude. Tutte le attività necessarie legate al regolare funzionamento della filiera restano aperte”.

Il tetto per gli aiuti di Stato viene intanto innalzato, eccezionalmente e fino al 31 dicembre di quest’anno, a 800mila euro per l’agroindustria, 100mila euro per l’agricoltura, 120mila euro per la pesca e l’acquacoltura. E’ il contenuto della comunicazione della Commissione europea che risponde così al segnale di allarme lanciato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alle Istituzioni europee per il grave impatto dell’emergenza Covid -19 sui settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura.

Il lavoro svolto in questi giorni di concerto tra Uffici del Mipaaf con la Commissione per la revisione urgente della normativa sugli aiuti di Stato e delle norme quadro sui fondi europei inizia a dare i primi risultati, sottolinea un comunicato stampa del Ministero. E quello dell’innalzamento del tetto per gli aiuti di stato per la filiera alimentare è di certo uno tra i più rilevanti.



Bellanova parla di “primo passo importante” sottolineandone le importanti ricadute: “E’ una decisione che consentirà maggiore efficacia negli interventi a favore del settore, anche se serve un intervento economico coordinato e urgente dell'Europa per il settore primario di tutti gli Stati membri e italiano in particolare”

“Sono ben consapevole di come l’emergenza”, prosegue la Ministra Bellanova, “stia determinando forti criticità all’intera filiera e un calo notevole della domanda di alcuni prodotti, come ad esempio i freschi, anche in seguito alla chiusura dei luoghi della ristorazione. Mentre continuo a sollecitare la distribuzione a sostenere i nostri prodotti e le nostre aziende, perché sui banchi il fresco continui ad avere la giusta centralità, voglio mandare un messaggio chiaro alle nostre imprese e ai lavoratori del settore: siamo tutti al lavoro per loro. Il Ministero non chiude. I nostri Uffici continuano a lavorare con grande impegno, e questa notizia lo evidenzia. Le istituzioni europee stanno dimostrato la dovuta attenzione alle nostre richieste e la risposta della Commissione è l'inizio di un percorso che dobbiamo fare insieme. Il segnale che giunge è positivo, anche se intendiamo lavorare perché il testo sia migliorato. Continueremo con costante impegno perché le donne e gli uomini del nostro alimentare non si sentano soli”.​

Sabato il Ministro aveva poi sottolineato l’importanza di “aver mantenuto inalterati gli orari dei mercati e supermercati di generi alimentari: è garanzia di sicurezza e tutela per tutti, le lavoratrici e i lavoratori come i cittadini. Evitare gli affollamenti nei luoghi di vendita dei prodotti alimentari deve essere un vero e proprio diktat, e questo può accadere solo se le presenze si possono diluire e scaglionare. Nessun bisogno di file dinanzi ai supermercati, come pure è accaduto, per timore di chiusure inaspettate”. 

E’ importante, l’apertura regolare e non contingentata dei punti vendita dei prodotti alimentari, “perché tutela maggiormente i lavoratori della filiera alimentare e viene incontro alle esigenze di tutti i lavoratori e lavoratrici, quelli della sanità come quelli dei servizi pubblici essenziali come chiunque stia continuando a lavorare anche in queste difficili settimane”, conclude Bellanova. Alcune Regioni, tuttavia, in primis Veneto ed Emilia Romagna, hanno deciso per la chiusura domenicale dei negozi.