Quasi pronti i primi meloni italiani

Master Fruit: «Le raccolte di Rais inizieranno dal 20 marzo»

Quasi pronti i primi meloni italiani
Ancora qualche giorno e ci siamo. I primi meloni italiani, coltivati nel Sud della Sicilia, sono quasi pronti per essere raccolti. Come spiega a Italiafruit News Maurizio Bartolini, responsabile commerciale dell’azienda Master Fruit di Licata (Agrigento), filiale commerciale della cooperativa Master Agricola, la raccolta in serra potrà iniziare dal 20 marzo in avanti. 

“L’annata 2020 registra un anticipo di almeno una settimana rispetto alla campagna precedente, per via delle condizioni climatiche miti dei mesi scorsi che hanno favorito la fase di allegagione e il successivo accrescimento dei frutti”.

“Secondo i nostri programmi - prosegue - i primi meloni della varietà Rais F1 presenteranno il giusto grado di maturazione tra 5-7 giorni. Dai primi di aprile, poi, daremo il via anche alla stagione di Red Falcon, il nostro prodotto di punta, nonché il melone migliore al mondo dei mesi di aprile e maggio, perché unisce il gusto buonissimo alla lunga tenuta in post raccolta (8-10 giorni), due caratteristiche sono difficilissime da combinare in questo periodo”.



Per la campagna 2020, la cooperativa Master Agricola ha deciso di coltivare 50mila piante di Rais F1 e 700mila piante di Red Falcon (+10% sul 2019). “Per adesso i frutti di entrambe le varietà si presentano molto bene dal punto di vista qualitativo. Speriamo ovviamente che il clima primaverile sia poco piovoso, in modo da garantire al mercato la qualità eccellente che vediamo in questi giorni”, sottolinea Bartolini.

Sotto il profilo commerciale, Master Fruit come tutte le aziende italiane è preoccupata per gli effetti che potrà avere il Covid-19 sul mercato e sulla propria clientela sia italiana sia estera.

“Le prospettive per la campagna sarebbero anche buone, considerando che la precocità dell’annata ci dovrebbe consentire di avere una raccolta scalare e senza picchi. Siamo però consapevoli che il Coronavirus è una grandissima incognita che potrebbe incidere sui risultati finali anche più dell’andamento climatico. Adesso siamo un po’ preoccupati ed è impossibile fare previsioni”. 



Copyright 2020 Italiafruit News