Pesche e nettarine Igp, il rilancio parte dalla Gdo

Pesche e nettarine Igp, il rilancio parte dalla Gdo
All’avvio della seconda annualità del progetto di promozione e comunicazione dedicato alle Pesche e nettarine di Romagna Igp finanziato dalla regione Emilia Romagna nell’ambito dei piani di sviluppo rurale, il consorzio di tutela e promozione ha scelto Fruit Logistica Berlino per tirare le somme dell’attività 2019 e il lancio delle iniziative 2020.
 
Il Progetto Psr, cofinanziato dai soci del consorzio, Apoconerpo, Apofruit, Coferasta, Orogel Fresco, Eur O.P. Fruit, Granfrutta Zani e Minguzzi S.p.A. Consortile ha messo in campo azioni di comunicazione rivolte principalmente a un target di consumatori giovani, utilizzando principalmente i social network come Facebook e Instagram. 
 
I risultati in termini di visualizzazioni ed engagement sono rilevanti: le pagine Facebook e Instagram, nate da aprile hanno raggiunto in pochi mesi 900.000 visualizzazioni organiche e sponsorizzate) evidenziando soprattutto un ampio coinvolgimento degli utenti sui temi trattati (legame con il territorio, gusto unico, ricettazione).
 
Oltre alle attività social è stata pianificata una campagna pubblicitaria su testate femminili e sui quotidiani andando ad ampliare ulteriormente il target raggiunto. 
Particolarmente apprezzati gli eventi di presentazione e degustazione realizzati in Emilia Romagna e Veneto all’interno di alcune insegne distributive. 
Raccontare il prodotto e coinvolgere i consumatori è un’azione particolarmente efficace perché mette in evidenza i valori dei prodotti e le loro caratteristiche.
 
“Il consorzio di tutela della Pesca e nettarina di Romagna svolge un ruolo importante a difesa delle caratteristiche uniche del prodotto – dichiara il Presidente Paolo Pari – le attività di tutela volte ad evitare l’uso scorretto della denominazione Romagna sono state impostate in via prioritaria in forma informativa ed ‘educativa’ che hanno portato a non rilevare nessuna infrazione nel corso della scorsa campagna. I risultati delle vendite danno segnali positivi con una ripresa di interesse da parte, soprattutto della Gdo. Va aggiunta la crescita delle domande da parte di imprese di trasformazione per l’utilizzo della dicitura Igp di Romagna. La Romagna, nonostante il drammatico crollo delle produzioni di pesche e nettarine degli ultimi anni (- 30% nel 2017) è percepita dal consumatore come area di produzione tipica come attestano le richieste di adesione e certificazione per il prodotto fresco e anche per l’utilizzo della dicitura nel trasformato.  Il consorzio di promozione e tutela delle Pesche e Nettarine Igp proseguirà anche per il 2020 il percorso di promozione attraverso le attività previste dal piano di sviluppo rurale, come rimarcato dal Presidente di Cso Italy Paolo Bruni: “Cso Italy è il braccio operativo del consorzio per la realizzazione di una promo-comunicazione che riconquisti il consumatore, soprattutto i più giovani, nella fascia di età dai 30 ai 45 anni puntando su messaggi che mettono in evidenza il valore del legame prodotto/territorio e il piacere di gustare frutti buoni e ricchi di benessere”.
 
In Italia si coltivano circa 56.000 ettari di pesche e nettarine con una produzione di 1,2 milioni di tonnellate. La Campania è il primo produttore con circa il 30% dell’offerta e l’Emilia Romagna copre il 20% dell’offerta (fonte Cso Italy). Gli ettari certificati Igp sono oltre 500 con un potenziale produttivo di 10.000 tonnellate
 
L’evento di Berlino è stato l’occasione per ribadire l’importanza e la necessità di aggiornare il disciplinare di produzione introducendo la richiesta di aggiornamento varietale facendo inserire nuove cultivar, discendenti dalle cultivar tradizionali che oltre ad essere più apprezzate dai consumatori sono frutto della ricerca varietale che garantisce anche una maggior sostenibilità a livello ambientale e di sicurezza. Si tratta infatti di varietà più resistenti che necessitano di meno interventi di difesa. La modifica del nuovo disciplinare unitamente al riconoscimento del Consorzio di Tutela, ottenuto nel 2018, sarà infatti determinante per il decollo dell’Igp nei prossimi anni.
 
“L’impegno della Regione è quello di attivare tutte le azioni per rendere il più veloce possibile il rinnovo del disciplinare per continuare a sostenere una produzione tipicamente regionale e che possa fare da traino a tutte le altre - ha affermato Mario Montanari, capo servizio produzioni della Regione Emilia Romagna - l’elaborazione di questo aggiornamento, già inviato al Ministero, prevede tempistiche e procedimenti precisi. Siamo fiduciosi della buona riuscita grazie all’ottima credibilità internazionale di cui godono i prodotti della nostra Regione”

Fonte: Ufficio stampa Cso