Il pomodoro da industria Anicav diventa «etico»

Il pomodoro da industria Anicav diventa «etico»
L’Anicav esprime grande soddisfazione per l’adozione, da parte dell’Oi Pomodoro da Industria Bacino Centro Sud Italia, del codice etico per la sostenibilità sociale e ambientale della filiera del pomodoro da industria avvenuta nel corso dell’Assemblea dell’organizzazione Inteprofessionale svoltasi ieri a Roma presso il Mipaaf alla presenza della Ministra Teresa Bellanova.

L’industria della trasformazione del pomodoro - che da anni è impropriamente associata al caporalato in agricoltura nonostante la dimensione reale del fenomeno sia molto ridotta rispetto alla percezione dell’opinione pubblica - sta mettendo in campo una serie di azioni concrete puntando, in particolare, alla diffusione, a tutti i livelli della filiera, di una nuova cultura di impresa basata sulla responsabilità sociale.

“La sostenibilità etica ed ambientale, che non possono prescindere da quella economica, – ha dichiarato il presidente di Anicav Antonio Ferraioli – rappresentano da sempre una priorità per l’industria di trasformazione del pomodoro ed è per questo che, come Anicav , abbiamo fortemente sostenuto l’Oi nel percorso che ha portato alla definizione del codice etico, un importante strumento per la crescita reputazionale e per lo sviluppo della filiera”. 

“Siamo convinti che l’interesse del consumatore non può e non deve essere salvaguardato esclusivamente abbassando i prezzi – ha affermato Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav -  È necessario il rispetto dell’etica nel lavoro e nelle relazioni commerciali e dell’ambiente, tenendo ben ferma la qualità delle produzioni. Bisogna puntare sull’informazione e sulla formazione di un consumatore consapevole che sia disposto a pagare un premium price, nel quale sia compreso il benessere sociale proprio e delle generazioni che verranno e che riconosca gli sforzi fatti dalla filiera in tema di sostenibilità etica ed ambientale”.

Fonte: Ufficio stampa Anicav