Sfruttavano i migranti, arresti in Calabria

Sfruttavano i migranti, arresti in Calabria
Una vasta operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura di Palmi, ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare a carico di numerose persone ritenute responsabili, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

L'inchiesta ha colpito una rete di caporali, composta da cittadini extracomunitari di origine centrafricana all'epoca dei fatti domiciliati nella baraccopoli di San Ferdinando e a Rosarno, i quali, in concorso con i titolari di aziende agricole e cooperative del settore della raccolta e della vendita di agrumi nella Piana di Gioia Tauro, erano dediti alle attività di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai danni di braccianti agricoli extracomunitari, a anche al favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione di donne africane.

"Questa mattina in Calabria i carabinieri hanno arrestato 29 persone, fra cui anche alcuni imprenditori agricoli, per caporalato e sfruttamento della prostituzione. Le indagini sono partite per la segnalazione di un bracciante, che si è ribellato ai soprusi e si è rivolto alle istituzioni, denunciando i suoi aguzzini - questo il commento di Teresa Bellanova, ministra dell'Agricoltura - Non mi stancherò mai di ripeterlo: la legge contro il caporalato è una buona legge, necessaria, che funziona e che deve essere rafforzata ulteriormente, in particolare nella parte relativa alla prevenzione. Proprio su questo si concentra il Piano Triennale per il constrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato, su cui stiamo lavorando con le ministre Catalfo e Lamorgese e che ha l'obiettivo di definire azioni coordinate su alloggi, trasporti, intermediazione legale del lavoro e controlli. Sconfiggere questo fenomeno criminale è possibile, lavoriamo insieme per restituire dignità a tutti quei lavoratori che ogni giorno scelgono la legalità".

Fonte: Ansa