«Creare valore? Definiamo il segmento del prodotto etico»

Dall'Agata (Bestack): la vera sostenibilità è non sprecare ciò che produciamo

«Creare valore? Definiamo il segmento del prodotto etico»
Nell'ottica di creare valore, tutti i diversi attori della filiera italiana dell'ortofrutta potrebbero collaborare alla definizione di un nuovo macro-segmento di alta gamma: quello del “prodotto etico”. Un segmento che, idealmente, può andare a posizionarsi a un livello di prezzo superiore del biologico e che il consumatore non avrebbe nemmeno troppa difficoltà a percepire, facendo una adeguata comunicazione sia fuori che dentro il punto di vendita. L'idea non è farina del nostro sacco, ma di Claudio Dall’Agata, direttore di Bestack, che l'ha presentata durante l'assemblea di Italia Ortofrutta Unione Nazionale, tenutasi giovedì scorso a Roma. 

"Con il termine prodotto etico - spiega a Italiafruit News Dall’Agata - intendo un articolo che ha una valenza sia sociale sia ambientale che economica. Un prodotto che può essere in grado di remunerare equamente tutti gli operatori della filiera (chi lo realizza, chi produce le confezioni e chi lo distribuisce) a patto che sia veramente più sostenibile, che rispetti pienamente il tessuto lavorativo e sociale e che, ovviamente, sia sempre buono”.

In questa direzione, Dall’Agata non può che pensare a un “prodotto etico” confezionato in cartone ondulato Attivo, l’innovativo packaging che allunga la shelf life dell’ortofrutta. “Al giorno d’oggi, una confezione può essere considerata sostenibile se riduce gli sprechi - sottolinea Dall’Agata - Per la società moderna, infatti, non c’è peggior danno sull’ambiente che buttare il cibo che si è raccolto: la vera sostenibilità è non sprecare ciò che produciamo”. 

Il solo utilizzo del packaging Attivo come unità di trasporto può garantire un contenimento dello spreco superiore al 10%, secondo le ricerche che Bestack ha svolto con l’Università di Bologna su pesche e nettarine, albicocche, fragole, ciliegie, lamponi e uva da tavola. “Il sistema del cartone ondulato si sta attrezzando per dare una risposta a 360 gradi alle diverse forme di confezionamento di secondo livello, ma anche per studiare scientificamente i possibili benefici che l’imballaggio Attivo può dare alla conservabilità di altri prodotti ortofrutticoli, come il pomodoro e diversi tipi di verdure”, sottolinea ancora Dall’Agata che oggi sarà ospite in diretta di Geo, storica trasmissione televisiva in onda su Rai Tre dalle ore 16.05.

“Essere chiamati a raccontare di fronte alle telecamere Rai la genesi, i benefici e le potenzialità del cartone Attivo - conclude - è una grande soddisfazione, nonché la dimostrazione di come l’innovazione che coglie le necessità del consumatore finale possa permetterci di superare le colonne d’Ercole di quell'autoreferenzialità comunicativa che spesso è un limite del nostro settore ortofrutticolo, permettendoci di raggiungere, anche senza budget, palcoscenici mediatici fino a poco tempo fa irraggiungibili. L’auspicio è che diventi un’ambizione di tutta la filiera trovare dei contenuti adatti per parlare meglio al consumatore, con un unico obiettivo: che sotto ai riflettori ci sia l’ortofrutta made in Italy con tutte le sue eccellenze”.

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