Difendersi dai nuovi nemici dell'ortofrutta, strategie a confronto

I risultati del nostro sondaggio: dal fronte ambientalista ai tifosi della chimica

Difendersi dai nuovi nemici dell'ortofrutta, strategie a confronto
Un operatore ortofrutticolo su due ritiene che l’unico modo per combattere l’invasione degli insetti alieni sia quello di introdurre antagonisti di ogni tipo, senza preoccuparsi troppo dell’imprevedibilità degli effetti sull’ecosistema. Viceversa, il 20% è favorevole a sviluppare insetticidi più potenti, anche se con maggiore impatto sull’ambiente e più rischi per la salute.

I risultati del nostro sondaggio, presentati agli Stati Generali dell’Ortofrutta, danno una chiara indicazione della rotta che la filiera vuole seguire. Avevamo interpellato i nostri lettori chiedendo quali fossero le migliori strategie di difesa da adottare nei confronti delle colture, evidenziando da un lato l’evidente presa di coscienza del settore sull’importanza dei temi ambientali e della sostenibilità, dall’altro quell'esasperazione mista a rassegnazione che caratterizza chi è colpito dai nuovi nemici dell'ortofrutta.



Analizzando le risposte, emerge come il fronte ambientalista sia ben più ampio, in quanto il 19% ha fiducia nell’impiego di reti antinsetto, mentre il restante 14% spera nell’introduzione di nuove varietà resistenti alle malattie. I risultati sono evidentemente influenzati da due anni di cimice asiatica, l’insetto killer che ha fatto crollare alcune certezze granitiche della difesa integrata. Innanzitutto, ha mostrato i limiti delle reti antinsetto, ritenute fino ad ora impenetrabili, così come ha vanificato i ripetuti trattamenti con gli insetticidi. Evidentemente un duro colpo per qualsiasi frutticoltore che si è trovato del tutto disarmato di fronte ad un nemico che sembra invincibile. Un nemico che, pensando al futuro, spaventa.

Non a caso la speranza è riposta sull’unica tattica rimasta da utilizzare, ovvero l’introduzione nei nostri ambienti del suo antagonista naturale, la famigerata vespa samurai che, come ha confermato la presidente di Areflh Simona Caselli (clicca qui per leggere la notizia), dovrebbe essere rilasciata in primavera.

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