Uva da tavola deludente, Opi Sicula spera per gli agrumi

La voce della cooperativa siracusana sulla campagna commerciale

Uva da tavola deludente, Opi Sicula spera per gli agrumi
Una campagna che sta arrivando alle ultime battute e un'altra che muove invece i primi passi. Se l'uva da tavola è stata deludente, sugli agrumi sono concentrate le speranze di riscatto dell'Opi Sicula di Carlentini (Siracusa), 49 soci nella Sicilia orientale, tra cui diversi produttori di Uva da tavola di Mazzarrone Igp. 

Il presidente Salvatore Fisicaro traccia con Italiafruit News un bilancio della campagna commerciale. "L'esordio con Victoria è stato positivo, anche se i volumi a disposizione sono stati inferiori del 20% rispetto allo scorso anno, con prezzi nella media. Poi, però, con l'Italia abbiamo assistito ad un'altra musica". 


E le senza semi? "Ancora troppo pochi gli impianti dedicati", taglia corto il presidente di Opi Sicula che, parlando della qualità, spiega come non sempre sia stata buona a causa dell'andamento climatico. "In estate ha influito il troppo caldo, poi c'è stato un periodo di forte umidità che in alcuni casi ha compromesso la tenuta delle uve".

Passiamo ora agli agrumi. In attesa delle arance rosse l'organizzazione di produttori siciliana è partita con le Navel. "Siamo ai primi stacchi - specifica Fisicaro - e la produzione sembra discreta".


Tra le colture che le aziende socie stanno sviluppando c'è anche il melograno. "La nostra produzione sta migliorando - conclude il presidente - e lavoriamo con le varietà Acco, Parfianka e Wonderful".

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